Matteo 3,13-17 Battesimo di Gesù

Battesimo di Gesù
(Mt 3, 13-15) In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo dicendo: "Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?". Ma Gesù gli disse: "Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia". Allora Giovanni acconsentì. (CCC n. 535) "Allora Gesù andò". Il Battista esita, Gesù insiste: riceve il battesimo. Allora lo Spirito Santo, sotto forma di colomba, scende su Gesù e una voce dal cielo dice "Questi è il mio Figlio prediletto" (Mt 3,13-17). E' la manifestazione "epifania" di Gesù come Messia di Israele e Figlio di Dio. (CCC n. 536) Il battesimo di Gesù è, da parte di lui, l'accettazione e l'inaugurazione della sua missione di Servo sofferente. Egli si lascia annoverare fra i peccatori (Is 53,12), è già l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo" (Gv1,29); già anticipa il "battesimo" della sua morte cruenta (Mc 10,38; Lc 12,50). Già viene ad adempiere "ogni giustizia" (Mt 3,15), cioè si sottomette totalmente alla volontà del Padre suo: accetta per amore il battesimo di morte per la remissione dei nostri peccati (Mt 26,36).
(Mt 3, 16-17) Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto". (CCC n. 536) A tale accettazione risponde la voce del Padre che nel Figlio suo si compiace (Lc 3,22; Is 42,1). Lo Spirito, che Gesù possiede in pienezza fin dal suo concepimento, si posa e "rimane" su di lui (Gv 1,32-33; Is 11,2). Egli ne sarà la sorgente per tutta l'umanità. Al suo battesimo, "si aprirono i cieli" (Mt 3,16) che il peccato di Adamo aveva chiuso; e le acque sono santificate dalla discesa di Gesù e dello Spirito, preludio della nuova creazione. (CCC n. 1286) La discesa dello Spirito Santo su Gesù, al momento del suo battesimo da parte di Giovanni, costituì il segno che era lui che doveva venire, che egli era il Messia, il Figlio di Dio (Mt 3,13-17; Gv 1,33-34). Concepito per opera dello Spirito Santo, tutta la sua vita e la sua missione si svolgono in una totale comunione con lo Spiirito Santo che il Padre gli dà senza misura (Gv 3,34). (CCC n. 1287) Questa pienezza dello Spirito non doveva rimanere soltanto del Messia, ma doveva essere comunicata a tutto il popolo messianico (Ez 36, 25-27; Gl 3,1-2).

Post più popolari