Matteo 24,15-25 la grande tribolazione

La grande tribolazione
(Mt 24,15-25) "Quando dunque vedrete l'abominio della desolazione di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo - chi legge comprenda - allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, e chi si trova nel campo non torni indietro a prendere il mantello. Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni. Pregate perché la vostra fuga non accada d'inverno o di sabato. Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall'inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà. E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati. Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: E' là, non ci credete. Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se fosse possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l'ho predetto". (CCC n. 679) Cristo è Signore della vita eterna. Il pieno diritto di giudicare definitivamente le opere e i cuori degli uomini appartiene a lui in quanto Redentore del mondo. Egli ha "acquisito" questo diritto con la sua croce. Anche il Padre ha rimesso ogni giudizio al Figlio (Gv 5,22; 5,27; Mt 25,31; At 10,42; 17,31; 2 Tm 4,1). Ora il Figlio non è venuto per giudicare, ma per salvare (Gv 3,17) e per donare la vita che è in lui (Gv 5,26). E' per il rifiuto della grazia nella vita presente che ognuno si giudica da se stesso (Gv 3,18; 12,48), riceve secondo le sue opere (1 Cor 3,12-15), e può anche condannarsi per l'eternità rifiutando lo Spirito d'amore (Mt 12,32; Eb 6,4-6; 10,26-32). (CCC n. 680) Cristo Signore regna già attraverso la Chiesa, ma tutte le cose di questo mondo non gli sono ancora sottomesse. Il trionfo del regno di Cristo non avverrà senza un ultimo assalto delle potenze del male.

Post più popolari