Mc 4,10-13 Perché Gesù usa parabole

(Mc 4,10-13) Perché Gesù usa parabole

[10] Quando poi fu solo, i suoi insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse loro: [11] "A voi è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole, [12] perché: guardino, ma non vedano, ascoltino, ma non intendano, perché non si convertano e venga loro perdonato". [13] Continuò dicendo loro: "Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole?. (CCC 2090) Quando Dio si rivela e chiama l'uomo, questi non può rispondere pienamente all'amore divino con le sue proprie forze. Deve sperare che Dio gli donerà la capacità di contraccambiare il suo amore e di agire conformemente ai comandamenti della carità. La speranza è l'attesa fiduciosa della benedizione divina e della beata visione di Dio; è anche il timore di offendere l'amore di Dio e di provocare il castigo. (CCC 2089) L'incredulità è la noncuranza della verità rivelata o il rifiuto volontario di dare ad essa il proprio assenso. L'eresia è “l'ostinata negazione, dopo aver ricevuto il Battesimo, di una qualche verità che si deve credere per fede divina e cattolica, o il dubbio ostinato”; l' apostasia è “il ripudio totale della fede cristiana”; lo scisma è “il rifiuto della sottomissione al Sommo Pontefice o della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetta” [Codice di Diritto Canonico, 751].

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