Matteo 11,28-30 Gesù: ristoro e giogo leggero

Gesù offre ristoro e giogo leggero
(Mt 11,28-30) "Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero". (CCC n. 520) Durante tutta la sua vita, Gesù si mostra come nostro modello (Rm 15,5; Fil 2,5): è "l'uomo perfetto" che ci invita a diventare suoi discepoli e a seguirlo; con il suo abbassamento, ci ha dato un esempio da imitare (Gv 13,15), con la sua preghiera attira alla preghiera (Lc 11,1), con la sua povertà, chiama ad accettare liberamente la spogliazione e le persecuzioni (Mt 5,11-12). (CCC n. 521) Tutto ciò che Cristo ha vissuto, egli fa sì che noi possiamo viverlo in lui e che egli lo viva in noi. "Con l'incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo a ogni uomo" (GS, 22). Siamo chiamati a formare una sola cosa con lui; egli ci fa comunicare come membra del suo corpo a ciò che ha vissuto nella sua carne per noi e come nostro modello.

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