Matteo 12,1-8 spighe strappate di sabato

Le spighe strappate
(Mt 12,1-8) In quel tempo Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano: Ciò vedendo, i farisei gli dissero: "Ecco i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato". Ed egli rispose: "Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni? Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che non era lecito mangiare a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti? O non avete letto che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui c'è qualcosa di più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significa misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa. Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato". (CCC n. 582) Dando con autorità divina l'interpretazione definitiva della Legge, Gesù si è trovato a scontrarsi con certi dottori della Legge, i quali non accettavano la sua interpretazione, sebbene fosse garantita dai segni divini che l'accompagnavano (Gv 5,36; 10,25.37-38; 12,37). Ciò vale soprattutto per la questione del sabato: Gesù ricorda, ricorrendo spesso ad argomentazioni rabbiniche (Mc 2,25-27; Gv 7,22-24), che il riposo del sabato non viene violato dal servizio di Dio (Mt 12,5; Nm 28,9) o del prossimo (Lc 13,15-16; 14,3-4), servizio che le guarigioni da lui operate compiono. [Vedi anche commento a Mt 12,9-13].

Post più popolari