Matteo 16,21-23 passione primo annunzio

Primo annunzio della passione e risurrezione
(Mt 16,21-23) Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno. Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: "Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai". Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: "Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!". (CCC n. 554) Dal giorno in cui Pietro ha confessato che Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio vivente, il Maestro "cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme, e soffrire molto [...] e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno" (Mt 16,21). Pietro protesta a questo annunzio (Mt 16,22-23), gli altri addirittura non lo comprendono (Mt 17,23; Lc 9,45). (CCC n. 606) Il sacrificio di Gesù "per i peccati di tutto il mondo" (1 Gv 2,2) è l'espressione della sua comunione d'amore con il Padre: "Il Padre mi ama perché io offro la mia vita" (Gv 10,17). "Bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato" (Gv 14,31). (CCC n. 607) Questo desiderio di abbracciare il disegno di amore redentore del Padre suo anima tutta la vita di Gesù (Lc 12,50; 22,15; Mt 16,21-23).

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