Matteo 17,1-9 trasfigurazione di Gesù

La trasfigurazione
(Mt 17,1-9) Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia". Egli stava ancora parlando quando una nube luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo". All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: "Alzatevi e non temete". Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo. E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: "Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti". (CCC n. 444) I Vangeli riferiscono in due momenti solenni, il battesimo e la trasfigurazione di Cristo, la voce del Padre che lo designa come il suo "Figlio prediletto" (Mt 3,17; 17,5). (CCC n. 554) In tale contesto si colloca l'episodio misterioso della trasfigurazione di Gesù (Mt 17,1-8; 2 Pt 1,16-18) su un alto monte, davanti a tre testimoni da lui scelti: Pietro, Giacomo e Giovanni. Il volto e la veste di Gesù diventano sfolgoranti di luce, appaiono Mosè ed Elia che parlano "della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme" (Lc 9,31). Una nube li avvolge e una voce dal cielo dice: "Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo" (Lc 9,35). (CCC n. 555) Per un istante, Gesù mostra la sua gloria divina, confermando così la confessione di Pietro. Rivela anche che, per "entrare nella sua gloria" (Lc 24,26), deve passare attraverso la croce a Gerusalemme. Mosè ed Elia hanno visto la gloria di Dio sul monte; la Legge e i profeti avevano annunziato le sofferenze del Messia (Lc 24,27). La passione di Gesù è proprio la volontà del Padre: il Figlio agisce come Servo di Dio (Is 42,1). La nube indica la presenza dello Spirito Santo: "Apparve tutta la Trinità: il Padre nella voce, il Figlio nell'uomo, lo Spirito Santo nella nube luminosa". (CCC n. 556) Alla soglia della pasqua, la trasfigurazione [...] ci offre un anticipo della venuta gloriosa di Cristo "il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso" (Fil 3,21). Ma ci ricorda anche che "è necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel regno di Dio" (At 14,22).

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