Matteo 17,14-21 Gesu guarisce un indemoniato

Gesu guarisce un epilettico indemoniato
(Mt 17,14-21) Appena ritornati presso la folla, si avvicinò a Gesù un uomo che, gettatosi in ginocchio, gli disse: "Signore abbi pietà di mio figlio. Egli è epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e spesso anche nell'acqua; l'ho già portato dai discepoli, ma non hanno potuto guarirlo". E Gesù rispose "O generazione incredula e perversa! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatemelo qui". E Gesù gli parlò severamente, e il demonio uscì da lui e da quel momento il ragazzo fu guarito. Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: "Perché noi non abbiamo potuito scacciarlo?". Ed egli rispose: "Per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile. Questa razza di demoni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno". (CCC n. 414) Satana o il diavolo e gli altri demoni sono angeli decaduti per avere liberamente rifiutato di servire Dio e il suo disegno. La loro scelta contro Dio è definitiva. Essi tentano di associare l'uomo alla loro ribellione contro Dio. (CCC n. 392) Troviamo un riflesso di questa ribellione nelle parole rivolte dal tentatore ai nostri progenitori: "Diventerete come Dio" (Gn 3,5). "Il diavolo è peccatore fin dal principio" (1 Gv 3,8), "padre della menzogna" (Gv 8,44). (CCC n. 421) Secondo la fede dei cristiani, questo mondo è stato "creato" ed è "conservato nell'esistenza dall'amore del Creatore"; questo mondo è "certamente posto sotto la schiavitù del peccato, ma liberato da Cristo crocifisso e risorto, con la sconfitta del maligno". (CCC n. 447) Durante la sua vita pubblica, i gesti di Gesù, di potenza sulla natura, sulle malattie, sui demoni, sulla morte e sul peccato manifestavano la sua sovranità divina. (CCC n. 409) La drammatica condizione del mondo che "giace" tutto "sotto il potere del maligno" (1 Gv 5,19; 1 Pt 5,8) fa della vita dell'uomo una lotta.

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