Matteo 19,27-30 ricompensa ai seguaci

Ricompensa promessa ai seguaci
(Mt 19,27-30) Allora Pietro prendendo la parola disse: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito: che cosa dunque ne otterremo?". E Gesù disse loro: "In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi". (CCC n. 765) I Dodici (Mc 6,7) e gli altri discepoli (Lc 10,1-2) partecipano alla missione di Cristo, al suo potere, ma anche alla sua sorte (Mt 10,25; Gv 15,20). Attraverso tutte queste azioni Cristo prepara ed edifica la sua Chiesa. (CCC n. 786) Il popolo di Dio realizza la sua "dignità regale" vivendo conformemente a questa vocazione di servire con Cristo. (CCC n. 1050) I beni della dignità dell'uomo, della comunione fraterna e della libertà, cioè tutti questi buoni frutti della natura e della nostra operosità, dopo che li avremo diffusi sulla terra nello Spirito del Signore e secondo il suo precetto, li ritroveremo poi di nuovo, ma purificati da ogni macchia, illuminati e trasfigurati, allorquando Cristo rimetterà al Padre il regno eterno e universale. Dio allora sarà "tutto in tutti" (1 Cor 15,28), nella vita eterna. (CCC n. 1026) Con la sua morte e risurrezione Gesù Cristo ci ha "aperto" il cielo. La vita dei beati consiste nel pieno possesso dei frutti della redenzione compiuta da Cristo, il quale associa alla sua glorificazione coloro che hanno creduto in lui e che sono rimasti fedeli alla sua volontà. Il cielo è la beata comunità di tutti coloro che sono perfettamente incorporati in lui.

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