Matteo 22,1-14 il banchetto di nozze

Parabola del banchetto di nozze
(Mt 22,1-14) Gesù riprese a parlare loro in parabole e disse: "Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire. Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco, ho preparato il mio pranzo: i miei buoi e i miei animali ingrassati sono già macellati e tutto è pronto: venite alle nozze. Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re s'indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi, il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete chiamateli alle nozze. Usciti nella strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l'abito nuziale, gli disse: Amico come hai potuto entrare qui senza l'abito nuziale? Ed egli ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perché molto sono chiamati, ma pochi eletti. (CCC n. 1243) [Nel battesimo] La veste bianca significa che il battezzato si è rivestito di Cristo (Gal 3,27), che egli è risorto con Cristo. Il nuovo battezzato è ora figlio di Dio nel Figlio unigenito. Può dire la preghiera dei figli di Dio: il Padre nostro. (CCC n. 1244) Divenuto figlio di Dio, rivestito dell'abito nuziale, il neofita è ammesso al "banchetto delle nozze dell'Agnello" e riceve il nutrimento della vita nuova, il Corpo e Sangue di Cristo. (CCC n. 1443) Durante la sua vita pubblica, Gesù non ha soltanto perdonato i peccati; ha pure manifestato gli effetti di questo perdono; egli ha reintegrato i peccatori perdonati nella comunità del popolo di Dio, dalla quale il peccato li aveva allontanati o persino esclusi. Un segno chiaro di ciò è che Gesù ammette i peccatori alla sua tavola; più ancora, egli stesso siede alla loro mensa, gesto che esprime in modo sconvolgente il perdono di Dio (Lc 15) e, nello stesso tempo, il ritorno in seno al popolo di Dio (Lc 19,9). (CCC n. 796) Il tema di Cristo Sposo della Chiesa è stato preparato dai profeti e annunziato da Giovanni Battista (Gv 3,29). Il Signore stesso si è definito come lo "Sposo" (Mc 2,19; Mt 22,1-14; 25,1-13). L'Apostolo presenta la Chiesa e ogni fedele, membro del suo corpo, come una sposa "fidanzata" a Cristo Signore, per formare con lui un solo Spirito (1 Cor 6,15-17; 2 Cor 11,2). Essa è la Sposa senza macchia dell'Agnello immacolato (Ap 22,17; Ef 1,4; 5,27), che Cristo ha amato e per la quale ha dato se stesso "per renderla santa" (Ef 5,26), che ha unito a sé con un'Alleanza eterna e di cui non cessa di prendersi cura come del proprio corpo (Ef 5,29).

Post più popolari