Matteo 24,1-2 annunzio distruzione del tempio

Gesù annunzia la distruzione del tempio
(Mt 24,1-2) Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. Gesù disse loro: "Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà pietra su pietra che non venga diroccata". (CCC n. 583) Gesù, come prima di lui i profeti, ha manifestato per il Tempio di Gerusalemme il più profondo rispetto. (CCC n. 585) Alla vigilia della sua passione, Gesù ha però annunziato la distruzione di questo splendido edificio, di cui non sarebbe rimasta pietra su pietra (Mt 24,1-2). In ciò vi è l'annunzio degli ultimi tempi che stanno per iniziare con la sua pasqua (Mt 24,3; Lc 13,35). Ma questa profezia ha potuto essere riferita in maniera deformata da falsi testimoni al momento del suo interrogatorio presso il sommo sacerdote (Mt 14,57-58) e ripetuta come ingiuria mentre era inchiodato sulla croce (Mt 27,39-40). (CCC n. 593) Gesù ha venerato il Tempio salendovi in occasione delle feste ebraiche di pellegrinaggio e ha amato di un amore geloso questa dimora di Dio in mezzo agli uomini. Il Tempio prefigura il suo mistero. Se ne predice la distruzione, è per manifestare la sua propria uccisione e l'inizio di una nuova epoca della storia della salvezza, nella quale il suo corpo sarà il Tempio definitivo.

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