Matteo 26,31-35 Gesù predice rinnegamento e abbandono

Gesù predice il rinnegamento di Pietro e l'abbandono di tutti
(Mt 26,31-35) Allora Gesù disse loro: "Voi tutti vi scandalizzerete per causa mia in questa notte. Sta scritto infatti: Percuoterò il pastore e saranno disperse le pecore del gregge, ma, dopo la mia risurrezione vi precederò in Galilea". E Pietro gli disse: "Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai". Gli disse Gesù: "In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte". E Pietro gli rispose: "Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò". Lo stesso dissero tutti gli altri discepoli. (CCC n. 1851) E' proprio nella passione, in cui la misericordia di Cristo lo vincerà, che il peccato manifesta in sommo grado la sua violenza e la sua molteplicità: incredulità, odio omicida, rifiuto e scherno da parte dei capi e del popolo, vigliaccheria di Pilato e crudeltà dei soldati, tradimento di Giuda tanto pesante per Gesù, rinnegamento di Pietro, abbandono dei discepoli. Tuttavia, proprio nell'ora delle tenebre e del principe di questo mondo (Gv 14,30), il sacrificio di Cristo diventa segretamente la sorgente dalla quale sgorgherà inesauribilmente il perdono dei peccati.

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