Matteo 6,1-4 elemosina in segreto

Elemosina in segreto
(Mt 6, 1-4) "Guardatevi dal praticare le vostre opere buone davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà". (CCC n. 1969) La Legge nuova pratica gli atti della religione: l'elemosina, la preghiera e il digiuno, ordinandoli al "Padre che vede nel segreto", in opposizione al desiderio di "essere visti dagli uomini" (Mt 6,1-6. 16. 18). (CCC n. 1434) La penitenza interiore del cristiano può avere espressioni molto varie. La Scrittura e i Padri insistono soprattutto su tre forme: il digiuno, la preghiera, l'elemosina (Tb 12,8; Mt 6,1-18), che esprimono soprattutto la conversione in rapporto a se stessi, in rapporto a Dio e in rapporto agli altri. (CCC n. 2447) Le opere di misericordia sono azioni caritatevoli con le quali soccorriamo il nostro prossimo nelle sue necessità corporali e spirituali (Is 58,6-7; Eb 13,3). Istruire, consigliare, consolare, confortare sono opere di misericordia spirituale, come pure perdonare e sopportare con pazienza. Le opere di misericordia corporale consistono segnatamente nel dare da mangiare a chi ha fame, nell'ospitare i senza tetto, nel vestire chi ha bisogno di indumenti, nel visitare gli ammalati e i prigionieri, nel seppellire i morti (Mt 25,31-46). Tra queste opere, fare l'elemosina ai poveri (Tb 4,5-11; Sir 17,18) è una delle principali testimonianze della carità fraterna: è pure una pratica di giustizia che piace a Dio (Mt 6,2-4).

Post più popolari