Matteo 7,6 non profanare le cose sante

Non profanare le cose sante
(Mt 7,6) "Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi". (CCC n. 2144) Il rispetto per il nome di Dio esprime quello dovuto al suo stesso mistero e a tutta la realtà sacra da esso evocata. Il senso del sacro fa parte della virtù della religione. (CCC n. 2142) Il secondo comandamento prescrive di rispettare il nome del Signore. Come il primo comandamento, deriva dalla virtù della religione e regola in particolare il nostro uso della parola a proposito delle cose sante. (CCC n. 1806) La prudenza è la virtù che dispone la ragione pratica a discernere in ogni circostanza il nostro vero bene e a scegliere i mezzi adeguati per compierlo. L'uomo "accorto controlla i suoi passi" (Prv 14,15). "Siate moderati e sobri per dedicarvi alla preghiera" (1 Pt 4,7). La prudenza è la "retta norma dell'azione". Essa dirige le altre virtù indicando loro regola e misura.

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