Matteo 13,31-35 parabole: senapa e lievito

Parabole del granello di senapa e del lievito
(Mt 13,31-35) Un'altra parabola espose loro: "Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami". Un'altra parabola disse loro: "Il regno dei cieli si può paragonare al lievito che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti". Tutte queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non parlava ad essa se non in parabole, perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta: "Aprirò la mia bocca in parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo". (CCC n. 567) Il regno dei cieli è stato inaugurato in terra da Cristo. Si manifesta chiaramente agli uomini nelle parole, nelle opere, nella persona di Cristo. La Chiesa è il germe e l'inizio di questo regno. Le sue chiavi sono affidate a Pietro. (CCC n. 671) Già presente nella sua Chiesa, il regno di Cristo non è tuttavia ancora compiuto "con potenza e gloria grande" (Lc 21,27; Mt 25-31). Questo regno è ancora insidiato dalle potenze inique (2 Ts 2,7), anche se esse sono già state vinte radicalmente dalla pasqua di Cristo. (CCC n. 770) La Chiesa è nella storia, ma nello stesso tempo la trascende. E' unicamente con gli occhi della fede che si può scorgere nella sua realtà visibile una realtà contemporaneamente spirituale, portatrice di vita divina. (CCC n. 2832) Come il lievito nella pasta, così la novità del Regno deve "fermentare" la terra per mezzo dello Spirito di Cristo. Deve rendersi evidente attraverso l'instaurarsi della giutizia nelle relazioni personali e sociali, economiche e iternazionali; né va mai dimenticato che non ci sono strutture giuste senza uomini che vogliano essere giusti.

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