Gv 11, 17-34 Gesù incontra Marta e Maria

(Gv 11, 17-34) Gesù incontra Marta e Maria
[17] Venne dunque Gesù e trovò Lazzaro che era già da quattro giorni nel sepolcro. [18] Betània distava da Gerusalemme meno di due miglia [19] e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il loro fratello. [20] Marta dunque, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. [21] Marta disse a Gesù: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! [22] Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà". [23] Gesù le disse: "Tuo fratello risusciterà". [24] Gli rispose Marta: "So che risusciterà nell'ultimo giorno". [25] Gesù le disse: "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; [26] chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?". [27] Gli rispose: "Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo". [28] Dopo queste parole se ne andò a chiamare di nascosto Maria, sua sorella, dicendo: "Il Maestro è qui e ti chiama". [29] Quella, udito ciò, si alzò in fretta e andò da lui. [30] Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. [31] Allora i Giudei che erano in casa con lei a consolarla, quando videro Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono pensando: "Va al sepolcro per piangere là". [32] Maria, dunque, quando giunse dov'era Gesù, vistolo si gettò ai suoi piedi dicendo: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!". [33] Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse: [34] "Dove l'avete posto?". Gli dissero: "Signore, vieni a vedere!". (CCC 992) La risurrezione dei morti è stata rivelata da Dio al suo Popolo progressivamente. La speranza nella risurrezione corporea dei morti si è imposta come una conseguenza intrinseca della fede in un Dio Creatore di tutto intero l’uomo, anima e corpo. Il Creatore del cielo e della terra è anche colui che mantiene fedelmente la sua Alleanza con Abramo e con la sua discendenza. È in questa duplice prospettiva che comincerà ad esprimersi la fede nella risurrezione. Nelle loro prove i martiri Maccabei confessano: “Il Re del mondo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna (2 Mac 7, 9). È bello morire a causa degli uomini, per attendere da Dio l’adempimento delle speranze di essere da lui di nuovo risuscitati” (2 Mac 7, 14). (CCC 993) I farisei e molti contemporanei del Signore speravano nella risurrezione. Gesù la insegna con fermezza. Ai sadducei che la negano risponde: «Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio?» (Mc 12, 24). La fede nella risurrezione riposa sulla fede in Dio che «non è un Dio dei morti, ma dei viventi!» (Mc 12, 27). (CCC 994) Ma c’è di più. Gesù lega la fede nella risurrezione alla sua stessa Persona: «Io sono la Risurrezione e la Vita» (Gv 11, 25). Sarà lo stesso Gesù a risuscitare nell’ultimo giorno coloro che avranno creduto in lui e che avranno mangiato il suo Corpo e bevuto il suo Sangue. Egli fin d’ora ne dà un segno e una caparra facendo tornare in vita alcuni morti, annunziando con ciò la sua stessa Risurrezione, la quale però sarà di un altro ordine. Di tale avvenimento senza eguale parla come del «segno di Giona» (Mt 12, 39), del segno del tempio: annunzia la sua Risurrezione al terzo giorno dopo essere stato messo a morte. (CCC 376) Tutte le dimensioni della vita dell'uomo erano potenziate dall'irradiamento di questa grazia. Finché fosse rimasto nell'intimità divina, l'uomo non avrebbe dovuto né morire, [Gen 2,17; 3,19] né soffrire [Gen 3,16]. L'armonia interiore della persona umana, l'armonia tra l'uomo e la donna, [Gen 2,25] infine l'armonia tra la prima coppia e tutta la creazione costituiva la condizione detta “giustizia originale”.

Post più popolari