Gv 15, 1-8 Gesù è la vera vite

Capitolo 15°
(Gv 15, 1-8) Gesù è la vera vite

[1] "Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. [2] Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. [3] Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. [4] Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. [5] Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. [6] Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. [7] Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. [8] In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli”. (CCC 755) La Chiesa è il podere o campo di Dio [1Cor 3,9]. In quel campo cresce l'antico olivo, la cui santa radice sono stati i patriarchi e nel quale è avvenuta e avverrà la riconciliazione dei Giudei e delle genti [Rm 11,13-26]. Essa è stata piantata dal celeste Agricoltore come vigna scelta [Mt 21,33-43 par.; Is 5,1 ss]. Cristo è la vera Vite, che dà vita e fecondità ai tralci, cioè a noi, che per mezzo della Chiesa rimaniamo in lui e senza di lui nulla possiamo fare [Gv 15,1-5]. (CCC 1988) Per mezzo della potenza dello Spirito Santo, noi prendiamo parte alla Passione di Cristo morendo al peccato, e alla sua Risurrezione nascendo a una vita nuova; siamo le membra del suo Corpo che è la Chiesa, [1Cor 12] i tralci innestati sulla Vite che è lui stesso: [Gv 15,1-4] “Per mezzo dello Spirito, tutti noi siamo detti partecipi di Dio… Entriamo a far parte della natura divina mediante la partecipazione allo Spirito… Ecco perché lo Spirito divinizza coloro nei quali si fa presente” [Sant'Atanasio di Alessandria, Epistulae ad Serapionem, 1, 24: PG 26, 585B].

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