Gv 20, 1-10 La tomba vuota

Capitolo 20°
(Gv 20, 1-10) La tomba vuota

[1] Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. [2] Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: "Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!". [3] Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro. [4] Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. [5] Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. [6] Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, [7] e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. [8] Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. [9] Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti. [10] I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa. (CCC 638) “Noi vi annunziamo la Buona Novella che la promessa fatta ai padri si è compiuta, poiché Dio l'ha attuata per noi, loro figli, risuscitando Gesù” (At 13,32-33). La Risurrezione di Gesù è la verità culminante della nostra fede in Cristo, creduta e vissuta come verità centrale dalla prima comunità cristiana, trasmessa come fondamentale dalla Tradizione, stabilita dai documenti del Nuovo Testamento, predicata come parte essenziale del Mistero pasquale insieme con la croce: “Cristo è risuscitato dai morti. Con la sua morte ha vinto la morte, Ai morti ha dato la vita” [Liturgia bizantina, Tropario di Pasqua]. (CCC 641) Maria di Magdala e le pie donne che andavano a completare l'imbalsamazione del Corpo di Gesù, [Mc 16,1; Lc 24,1] sepolto in fretta la sera del Venerdì Santo a causa del sopraggiungere del Sabato, [Gv 19,31; 19,42] sono state le prime ad incontrare il Risorto [Mt 28,9-10; Gv 20,11-18]. Le donne furono così le prime messaggere della Risurrezione di Cristo per gli stessi Apostoli [Lc 24,9-10]. A loro Gesù appare in seguito: prima a Pietro, poi ai Dodici [1Cor 15,5]. Pietro, chiamato a confermare la fede dei suoi fratelli, [Lc 22,31-32] vede dunque il Risorto prima di loro ed è sulla sua testimonianza che la comunità esclama: “Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone (Lc 24,34). (CCC 640) “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato” (Lc 24,5-6). Nel quadro degli avvenimenti di Pasqua, il primo elemento che si incontra è il sepolcro vuoto. Non è in sé una prova diretta. L’assenza del corpo di Cristo nella tomba potrebbe spiegarsi altrimenti [Gv 20,13; Mt 28,11-15]. Malgrado ciò, il sepolcro vuoto ha costituito per tutti un segno essenziale. La sua scoperta da parte dei discepoli è stato il primo passo verso il riconoscimento dell’evento della risurrezione. Dapprima è il caso delle pie donne [Lc 24,3.22-23], poi di Pietro (Lc 24,12). Il discepolo “che Gesù amava” (Gv 20,2) afferma che, entrando nella tomba vuota e scorgendo “le bende per terra” (Gv 20,6), vide e credette [Gv 20,8]. Ciò suppone che egli abbia constatato, dallo stato in cui si trovava il sepolcro vuoto [Gv 20,5-7], che l’assenza del corpo di Gesù non poteva essere opera umana e che Gesù non era semplicemente tornato a una vita terrena come era avvenuto per Lazzaro [Gv 11,44]. (CCC 2174) Gesù è risorto dai morti “il primo giorno della settimana” (Mt 28,1; Mc 16,2; Lc 24,1; Gv 20,1). In quanto “primo giorno”, il giorno della Risurrezione di Cristo richiama la prima creazione. In quanto “ottavo giorno”, che segue il sabato, [Mc 16,1; Mt 28,1] esso significa la nuova creazione inaugurata con la Risurrezione di Cristo. E' diventato, per i cristiani, il primo di tutti i giorni, la prima di tutte le feste, il giorno del Signore (“e Kyriaké eméra”, “dies dominica”), la “domenica”: “Ci raduniamo tutti insieme nel giorno del sole, poiché questo è il primo giorno nel quale Dio, trasformate le tenebre e la materia, creò il mondo; sempre in questo giorno Gesù Cristo, il nostro Salvatore, risuscitò dai morti” [San Giustino, Apologiae, 1, 67].

Post più popolari