Gv 3, 31-36 Colui che viene dall'alto

(Gv 3, 31-36) Colui che viene dall'alto
[31] “Chi viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. [32] Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza; [33] chi però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero. [34] Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura. [35] Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. [36] Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio incombe su di lui". (CCC 504) Gesù è concepito per opera dello Spirito Santo nel seno della Vergine Maria perché egli è il nuovo Adamo [1Cor 15,45] che inaugura la nuova creazione: “Il primo uomo tratto dalla terra è di terra, il secondo uomo viene dal cielo” (1Cor 15,47). L'umanità di Cristo, fin dal suo concepimento, è ricolma dello Spirito Santo perché Dio gli “dà lo Spirito senza misura” (Gv 3,34). “Dalla pienezza” di lui, capo dell'umanità redenta, [Col 1,18] “noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia” (Gv 1,16). (CCC 1286) Nell'Antico Testamento, i profeti hanno annunziato che lo Spirito del Signore si sarebbe posato sul Messia atteso [Is 11,2] in vista della sua missione salvifica [Lc 4,16-22; Is 61,1]. La discesa dello Spirito Santo su Gesù, al momento del suo Battesimo da parte di Giovanni, costituì il segno che era lui che doveva venire, che egli era il Messia, il Figlio di Dio [Mt 3,13-17; Gv 1,33-34]. Concepito per opera dello Spirito Santo, tutta la sua vita e la sua missione si svolgono in una totale comunione con lo Spirito Santo che il Padre gli dà “senza misura (Gv 3,34).

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