Gv 7, 25-30 Discussioni sull’origine di Gesù

(Gv 7, 25-30) Discussioni sull’origine di Gesù
[25] Intanto alcuni di Gerusalemme dicevano: "Non è costui quello che cercano di uccidere? [26] Ecco, egli parla liberamente, e non gli dicono niente. Che forse i capi abbiano riconosciuto davvero che egli è il Cristo? [27] Ma costui sappiamo di dov'è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia". [28] Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: "Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. [29] Io però lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato". [30] Allora cercarono di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettergli le mani addosso, perché non era ancora giunta la sua ora. (CCC 34) Il mondo e l'uomo attestano che essi non hanno in se stessi né il loro primo principio né il loro fine ultimo, ma che partecipano all'Essere in sé, che non ha né origine né fine. Così, attraverso queste diverse “vie”, l'uomo può giungere alla conoscenza dell'esistenza di una realtà che è la causa prima e il fine ultimo di tutto “e che tutti chiamano Dio [San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, I, 2, 3]. (CCC 213) La rivelazione del Nome ineffabile “Io sono colui che sono” contiene dunque la verità che Dio solo È. In questo senso già la traduzione dei Settanta e, sulla sua scia, la Tradizione della Chiesa hanno inteso il Nome divino: Dio è la pienezza dell'Essere e di ogni perfezione, senza origine e senza fine. Mentre tutte le creature hanno ricevuto da lui tutto ciò che sono e che hanno, egli solo è il suo stesso essere ed è da se stesso tutto ciò che è. (CCC 216) La verità di Dio è la sua sapienza che regge tutto l'ordine della creazione e del governo del mondo [Sap 13,1-9]. Dio che, da solo, “ha fatto cielo e terra” (Sal 115,15), può donare, egli solo, la vera conoscenza di ogni cosa creata nella sua relazione con lui [Sap 7,17-21]. (CCC 221) Ma san Giovanni si spingerà oltre affermando: “Dio è Amore(1Gv 4,8; 1Gv 4,16): l'Essere stesso di Dio è Amore. Mandando, nella pienezza dei tempi, il suo Figlio unigenito e lo Spirito d'Amore, Dio rivela il suo segreto più intimo: [1Cor 2,7-16; Ef 3,9-12] è lui stesso eterno scambio d'amore: Padre, Figlio e Spirito Santo, e ci ha destinati ad esserne partecipi.

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