At 11, 27-30 Aiuti di Antiochia alla Giudea

(At 11, 27-30) Aiuti di Antiochia alla Giudea
[27] In questo tempo alcuni profeti scesero ad Antiochia da Gerusalemme. [28] E uno di loro, di nome Agabo, alzatosi in piedi, annunziò per impulso dello Spirito che sarebbe scoppiata una grave carestia su tutta la terra. Ciò che di fatto avvenne sotto l'impero di Claudio. [29] Allora i discepoli si accordarono, ciascuno secondo quello che possedeva, di mandare un soccorso ai fratelli abitanti nella Giudea; [30] questo fecero, indirizzandolo agli anziani, per mezzo di Barnaba e Saulo. (CCC 951) Nella comunione della Chiesa, lo Spirito Santo “dispensa pure tra i fedeli di ogni ordine grazie speciali” per l'edificazione della Chiesa [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 12]. Ora “a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune” (1Cor 12,7). (CCC 952) “Ogni cosa era fra loro comune” (At 4,32). “Il cristiano veramente tale nulla possiede di così strettamente suo che non lo debba ritenere in comune con gli altri, pronto quindi a sollevare la miseria dei fratelli più poveri” [Catechismo Romano, 1, 10, 27]. Il cristiano è un amministratore dei beni del Signore [Lc 16,1-3]. (CCC 770) La Chiesa è nella storia, ma nello stesso tempo la trascende. È unicamente “con gli occhi della fede” [Catechismo Romano, 1, 10, 20] che si può scorgere nella sua realtà visibile una realtà contemporaneamente spirituale, portatrice di vita divina. (CCC 2003) La grazia è innanzitutto e principalmente il dono dello Spirito che ci giustifica e ci santifica. Ma la grazia comprende anche i doni che lo Spirito ci concede per associarci alla sua opera, per renderci capaci di cooperare alla salvezza degli altri e alla crescita del Corpo di Cristo, la Chiesa. Sono le grazie sacramentali, doni propri ai diversi sacramenti. Sono inoltre le grazie speciali chiamate anche “carismi con il termine greco usato da san Paolo, che significa favore, dono gratuito, beneficio [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 12]. Qualunque sia la loro natura a volte straordinaria, come il dono dei miracoli o delle lingue, i carismi sono ordinati alla grazia santificante e hanno come fine il bene comune della Chiesa. Sono al servizio della carità che edifica la Chiesa [1Cor 12]. (CCC 2004) Tra le grazie speciali, è opportuno ricordare le grazie di stato che accompagnano l'esercizio delle responsabilità della vita cristiana e dei ministeri in seno alla Chiesa: “Abbiamo pertanto doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi. Chi ha il dono della profezia la eserciti secondo la misura della fede; chi ha un ministero attenda al ministero; chi l'insegnamento all'insegnamento; chi l'esortazione all'esortazione. Chi dà, lo faccia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia con gioia (Rm 12,6-8).

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