At 18, 12-17 I Giudei portano Paolo in tribunale

(At 18, 12-17) I Giudei portano Paolo in tribunale
[12] Mentre era proconsole dell'Acaia Gallione, i Giudei insorsero in massa contro Paolo e lo condussero al tribunale dicendo: [13] "Costui persuade la gente a rendere un culto a Dio in modo contrario alla legge". [14] Paolo stava per rispondere, ma Gallione disse ai Giudei: "Se si trattasse di un delitto o di un'azione malvagia, o Giudei, io vi ascolterei, come di ragione. [15] Ma se sono questioni di parole o di nomi o della vostra legge, vedetevela voi; io non voglio essere giudice di queste faccende". [16] E li fece cacciare dal tribunale. [17] Allora tutti afferrarono Sòstene, capo della sinagoga, e lo percossero davanti al tribunale ma Gallione non si curava affatto di tutto ciò. (CCC 2244) Ogni istituzione si ispira, anche implicitamente, ad una visione dell'uomo e del suo destino, da cui deriva i propri criteri di giudizio, la propria gerarchia dei valori, la propria linea di condotta. Nella maggior parte delle società le istituzioni fanno riferimento ad una certa preminenza dell'uomo sulle cose. Solo la Religione divinamente rivelata ha chiaramente riconosciuto in Dio, Creatore e Redentore, l'origine e il destino dell'uomo. La Chiesa invita i poteri politici a riferire i loro giudizi e le loro decisioni a tale ispirazione della verità su Dio e sull'uomo. Le società che ignorano questa ispirazione o la rifiutano in nome della loro indipendenza in rapporto a Dio, sono spinte a cercare in se stesse oppure a mutuare da una ideologia i loro riferimenti e il loro fine e, non tollerando che sia affermato un criterio oggettivo del bene e del male, si arrogano sull'uomo e sul suo destino un potere assoluto, dichiarato o non apertamente ammesso, come dimostra la storia [Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 45-46]. (CCC 2245) “La Chiesa, che a motivo della sua missione e della sua competenza, non si confonde in alcun modo con la comunità politica, […] è ad un tempo il segno e la salvaguardia del carattere trascendente della persona umana” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 76]. “La Chiesa… rispetta e promuove anche la libertà politica e la responsabilità dei cittadini” [Ib.].

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