At 19, 1-7 A Efeso scende lo Spirito Santo

Capitolo 19°
(At 19, 1-7) A Efeso scende lo Spirito Santo

[1] Mentre Apollo era a Corinto, Paolo, attraversate le regioni dell'altopiano, giunse a Efeso. Qui trovò alcuni discepoli [2] e disse loro: "Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?". Gli risposero: "Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo". [3] Ed egli disse: "Quale battesimo avete ricevuto?". "Il battesimo di Giovanni", risposero. [4] Disse allora Paolo: "Giovanni ha amministrato un battesimo di penitenza, dicendo al popolo di credere in colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè in Gesù". [5] Dopo aver udito questo, si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù [6] e, non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, scese su di loro lo Spirito Santo e parlavano in lingue e profetavano. [7] Erano in tutto circa dodici uomini. (CCC 1288) “Fin da quel tempo gli Apostoli, in adempimento del volere di Cristo, comunicavano ai neofiti, attraverso l'imposizione delle mani, il dono dello Spirito, nella lettera agli Ebrei viene ricordata, tra i primi elementi della formazione cristiana, la dottrina dei battesimi e anche dell'imposizione delle mani [Eb 6,2]. E' appunto questa imposizione delle mani che giustamente viene considerata dalla tradizione cattolica come la prima origine del sacramento della Confermazione, il quale rende, in qualche modo, perenne nella Chiesa la grazia della Pentecoste” [Paolo VI, Cost. ap. Divinae consortium naturae]. (CCC 768) Perché la Chiesa possa realizzare la sua missione, lo Spirito Santo “la provvede di diversi doni gerarchici e carismatici, con i quali la dirige” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 4]. “La Chiesa perciò, fornita dei doni del suo fondatore e osservando fedelmente i suoi precetti di carità, di umiltà e di abnegazione, riceve la missione di annunziare e instaurare in tutte le genti il Regno di Cristo e di Dio, e di questo Regno costituisce in terra il germe e l'inizio” [Ib., 5]. (CCC 699) La mano. Imponendo le mani Gesù guarisce i malati [Mc 6,5; 8,23] e benedice i bambini [Mc 10,16]. Nel suo Nome, gli Apostoli compiranno gli stessi gesti [Mc 16,18; At 5,12; 14,3]. Ancor di più, è mediante l'imposizione delle mani da parte degli Apostoli che viene donato lo Spirito Santo [At 8,17-19; 13,3; At 19,6]. La Lettera agli Ebrei mette l'imposizione delle mani tra gli “articoli fondamentali” del suo insegnamento [Eb 6,2]. La Chiesa ha conservato questo segno dell'effusione onnipotente dello Spirito Santo nelle epiclesi sacramentali.

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