At 7, 44-54 Tradirono e uccisero il “Giusto”

(At 7, 44-54) Tradirono e uccisero il “Giusto”
[44] ”I nostri padri avevano nel deserto la tenda della testimonianza, come aveva ordinato colui che disse a Mosè di costruirla secondo il modello che aveva visto. [45] E dopo averla ricevuta, i nostri padri con Giosuè se la portarono con sé nella conquista dei popoli che Dio scacciò davanti a loro, fino ai tempi di Davide. [46] Questi trovò grazia innanzi a Dio e domandò di poter trovare una dimora per il Dio di Giacobbe; [47] Salomone poi gli edificò una casa. [48] Ma l'Altissimo non abita in costruzioni fatte da mano d'uomo, come dice il Profeta: [49] Il cielo è il mio trono e la terra sgabello per i miei piedi. Quale casa potrete edificarmi, dice il Signore, o quale sarà il luogo del mio riposo? [50] Non forse la mia mano ha creato tutte queste cose? [51] O gente testarda e pagana nel cuore e nelle orecchie, voi sempre opponete resistenza allo Spirito Santo; come i vostri padri, così anche voi. [52] Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete divenuti traditori e uccisori; [53] voi che avete ricevuto la legge per mano degli angeli e non l'avete osservata". [54] All'udire queste cose, fremevano in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui. (CCC 64) Attraverso i profeti, Dio forma il suo Popolo nella speranza della salvezza, nell'attesa di una Alleanza nuova ed eterna destinata a tutti gli uomini [Is 2,2-4] e che sarà inscritta nei cuori [Ger 31,31-34; Eb 10,16]. I profeti annunziano una radicale redenzione del Popolo di Dio, la purificazione da tutte le sue infedeltà, [Ez 36] una salvezza che includerà tutte le nazioni [Is 49,5-6; Is 53,11]. Saranno soprattutto i poveri e gli umili del Signore [Sof 2,3] che porteranno questa speranza. Le donne sante come Sara, Rebecca, Rachele, Miryam, Debora, Anna, Giuditta ed Ester hanno conservato viva la speranza della salvezza d'Israele. Maria ne è l'immagine più luminosa [Lc 1,38]. (CCC 65) “Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio (Eb 1,1-2). Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo, è la Parola unica, perfetta e definitiva del Padre, il quale in lui dice tutto, e non ci sarà altra parola che quella. San Giovanni della Croce, sulle orme di tanti altri, esprime ciò in maniera luminosa, commentando Eb 1,1-2: "Dal momento in cui ci ha donato il Figlio suo, che è la sua unica e definitiva Parola, ci ha detto tutto in una sola volta in questa sola Parola e non ha più nulla da dire… Infatti quello che un giorno diceva parzialmente ai profeti, l'ha detto tutto nel suo Figlio, donandoci questo tutto che è il suo Figlio. Perciò chi volesse ancora interrogare il Signore e chiedergli visioni o rivelazioni, non solo commetterebbe una stoltezza, ma offenderebbe Dio, perché non fissa il suo sguardo unicamente in Cristo e va cercando cose diverse o novità al di fuori di lui" [San Giovanni della Croce, Salita al monte Carmelo, 2, 22, Liturgia delle Ore, I, Ufficio delle letture del lunedì della seconda settimana di Avvento].

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