At 8, 26-29 L’angelo e lo Spirito inviano Filippo

(At 8, 26-29) L’angelo e lo Spirito inviano Filippo
[26] Un angelo del Signore parlò intanto a Filippo: "Alzati, e và verso il mezzogiorno, sulla strada che discende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta". [27] Egli si alzò e si mise in cammino, quand'ecco un Etiope, un eunuco, funzionario di Candàce, regina di Etiopia, sovrintendente a tutti i suoi tesori, venuto per il culto a Gerusalemme, [28] se ne ritornava, seduto sul suo carro da viaggio, leggendo il profeta Isaia. [29] Disse allora lo Spirito a Filippo: "Và avanti, e raggiungi quel carro". (CCC 331) Cristo è il centro del mondo angelico. Essi sono “i suoi angeli”: “Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli… ” ( Mt 25,31). Sono suoi perché creati per mezzo di lui e in vista di lui: “Poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui” (Col 1,16). Sono suoi ancor più perché li ha fatti messaggeri del suo disegno di salvezza: “Non sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza?” (Eb 1,14). (CCC 334) Allo stesso modo tutta la vita della Chiesa beneficia dell'aiuto misterioso e potente degli angeli [At 5,18-20; 8,26-29; 10,3-8; 12,6-11; 27,23-25]. (CCC 747) Lo Spirito Santo, che Cristo, Capo, diffonde nelle sue membra, edifica, anima e santifica la Chiesa, sacramento della comunione della Santissima Trinità e degli uomini. (CCC 1108) Il fine della missione dello Spirito Santo in ogni azione liturgica è quello di mettere in comunione con Cristo per formare il suo Corpo. Lo Spirito Santo è come la linfa della Vigna del Padre che porta il suo frutto nei tralci [Gv 15,1-17; Gal 5,22]. Nella Liturgia si attua la più stretta cooperazione tra lo Spirito Santo e la Chiesa. Egli, lo Spirito di comunione, rimane nella Chiesa in modo indefettibile, e per questo la Chiesa è il grande sacramento della comunione divina che riunisce i figli di Dio dispersi. Il frutto dello Spirito nella Liturgia è inseparabilmente comunione con la Santa Trinità e comunione fraterna [1Gv 1,3-7].

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