1 Cor 2, 10-13 Lo Spirito conosce tutto di Dio

(1 Cor 2, 10-13) Lo Spirito conosce tutto di Dio
[10] Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. [11] Chi conosce i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio. [12] Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato. [13] Di queste cose noi parliamo, non con un linguaggio suggerito dalla sapienza umana, ma insegnato dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. (CCC 152) Non si può credere in Gesù Cristo se non si ha parte al suo Spirito. È lo Spirito Santo che rivela agli uomini chi è Gesù. Infatti “nessuno può dire: "Gesù è Signore" se non sotto l'azione dello Spirito Santo (1Cor 12,3). “Lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio... Nessuno ha mai potuto conoscere i segreti di Dio se non lo Spirito di Dio” (1Cor 2,10-11). Dio solo conosce pienamente Dio. Noi crediamo nello Spirito Santo perché è Dio. La Chiesa non cessa di confessare la sua fede in un solo Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo. (CCC 153) Quando san Pietro confessa che Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio vivente, Gesù gli dice: “Né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli” (Mt 16,17) [Gal 1,15-16; Mt 11,25]. La fede è un dono di Dio, una virtù soprannaturale da Lui infusa. “Perché si possa prestare questa fede, è necessaria la grazia di Dio che previene e soccorre, e gli aiuti interiori dello Spirito Santo, il quale muova il cuore e lo rivolga a Dio, apra gli occhi della mente, e dia "a tutti dolcezza nel consentire e nel credere alla verità"” [Concilio Vaticano II, Dei Verbum, 5]. (CCC 687) “I segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio” (1Cor 2,11). Ora, il suo Spirito, che lo rivela, ci fa conoscere Cristo, suo Verbo, sua Parola vivente, ma non manifesta se stesso. Colui che “ha parlato per mezzo dei profeti” ci fa udire la Parola del Padre. Lui, però, non lo sentiamo. Non lo conosciamo che nel movimento in cui ci rivela il Verbo e ci dispone ad accoglierlo nella fede. Lo Spirito di Verità che ci svela Cristo non parla da sé [Gv 16,13]. Un tale annientamento, propriamente divino, spiega il motivo per cui “il mondo non può ricevere” lo Spirito, “perché non lo vede e non lo conosce” (Gv 14,17), mentre coloro che credono in Cristo lo conoscono perché “dimora” presso di loro. (CCC 688) La Chiesa, comunione vivente nella fede degli Apostoli che essa trasmette, è il luogo della nostra conoscenza dello Spirito Santo: - nelle Scritture, che egli ha ispirato; - nella Tradizione di cui i Padri della Chiesa sono i testimoni sempre attuali; - nel Magistero della Chiesa che egli assiste; - nella liturgia sacramentale, attraverso le sue parole e i suoi simboli, in cui lo Spirito Santo ci mette in comunione con Cristo; - nella preghiera, nella quale intercede per noi; - nei carismi e nei ministeri per mezzo dei quali si edifica la Chiesa; - nei segni di vita apostolica e missionaria; - nella testimonianza dei santi, in cui egli manifesta la sua santità e continua l'opera della salvezza.

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