1 Cor 7, 32-35 Preoccuparsi come piacere a Dio

(1 Cor 7, 32-35) Preoccuparsi come piacere a Dio
[32] Io vorrei vedervi senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; [33] chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, [34] e si trova diviso! Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito. [35] Questo poi lo dico per il vostro bene, non per gettarvi un laccio, ma per indirizzarvi a ciò che è degno e vi tiene uniti al Signore senza distrazioni. (CCC 506) Maria è vergine perché la sua verginità è il segno della sua fede che non era alterata da nessun dubbio [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 63] e del suo totale abbandono alla volontà di Dio [1Cor 7,34-35]. Per la sua fede ella diviene la Madre del Salvatore: “Beatior est Maria percipiendo fidem Christi quam concipiendo carnem Christi - Maria è più felice nel ricevere la fede di Cristo che nel concepire la carne di Cristo” [Sant'Agostino, De sancta virginitate, 3, 3: PL 40, 398]. (CCC 507) Maria è ad un tempo Vergine e Madre perché è la figura e la realizzazione più perfetta della Chiesa [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 63]: “La Chiesa […] per mezzo della Parola di Dio accolta con fedeltà diventa essa pure Madre, poiché con la predicazione e il Battesimo genera a una vita nuova e immortale i figli, concepiti ad opera dello Spirito Santo e nati da Dio. Essa pure è la vergine che custodisce integra e pura la fede data allo Sposo” [Lumen gentium, 64]. (CCC 923) “Emettendo il santo proposito di seguire Cristo più da vicino, [le vergini] dal Vescovo diocesano sono consacrate a Dio secondo il rito liturgico approvato e, unite in mistiche nozze a Cristo Figlio di Dio, si dedicano al servizio della Chiesa” [CIC canone 604, § 1]. Mediante questo rito solenne, (Consecratio virginum) “la vergine è costituita persona consacrata” quale “segno trascendente dell'amore della Chiesa verso Cristo, immagine escatologica della Sposa celeste e della vita futura” [Consacrazione delle vergini, Premesse, 1]. (CCC 924) Aggiungendosi alle altre forme di vita consacrata [CIC canone 604, § 1] l'ordine delle vergini stabilisce la donna che vive nel mondo (o la monaca) nella preghiera, nella penitenza, nel servizio dei fratelli e nel lavoro apostolico, secondo lo stato e i rispettivi carismi offerti ad ognuna [Consacrazione delle vergini, Premesse, 2]. Le vergini consacrate possono associarsi al fine di mantenere più fedelmente il loro proposito [CIC canone 604, § 2].

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