Rm 10, 5-12 Chi crede in Gesù non sarà deluso

(Rm 10, 5-12) Chi crede in Gesù non sarà deluso
[5] Mosè infatti descrive la giustizia che viene dalla legge così: L'uomo che la pratica vivrà per essa. [6] Invece la giustizia che viene dalla fede parla così: Non dire nel tuo cuore: Chi salirà al cielo? Questo significa farne discendere Cristo; [7] oppure: Chi discenderà nell'abisso? Questo significa far risalire Cristo dai morti. [8] Che dice dunque? Vicino a te è la parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore: cioè la parola della fede che noi predichiamo. [9] Poiché se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. [10] Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. [11] Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso. [12] Poiché non c'è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che l'invocano. (CCC 432) Il nome di Gesù significa che il nome stesso di Dio è presente nella persona del Figlio suo [At 5,41; 3Gv 1,7] fatto uomo per l'universale e definitiva redenzione dei peccati. È il nome divino che solo reca la salvezza [Gv 3,18; At 2,21], e può ormai essere invocato da tutti perché, mediante l'incarnazione, egli si è unito a tutti gli uomini [Rm 10,6-13] in modo tale che “non vi è altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati” (At 4,12) [At 9,14; Gc 2,7]. (CCC 449) Attribuendo a Gesù il titolo divino di Signore, le prime confessioni di fede della Chiesa affermano, fin dall'inizio [At 2,34-36], che la potenza, l'onore e la gloria dovuti a Dio Padre convengono anche a Gesù [Rm 9,5; Tt 2,13; Ap 5,13], perché egli è di “natura divina” (Fil 2,6) e perché il Padre ha manifestato questa signoria di Gesù risuscitandolo dai morti ed esaltandolo nella sua gloria [Rm 10,9; 1Cor 12,3; Fil 2,9-11]. (CCC 14) Coloro che per la fede e il Battesimo appartengono a Cristo devono confessare la loro fede battesimale davanti agli uomini [Mt 10,32; Rm 10,9]. Il Simbolo della fede riassume i doni che Dio fa all'uomo come Autore di ogni bene, come Redentore, come Santificatore, e li articola attorno ai “tre capitoli” del nostro Battesimo, e cioè la fede in un solo Dio: il Padre Onnipotente, il Creatore; e Gesù Cristo, suo Figlio, nostro Signore e Salvatore; e lo Spirito Santo, nella santa Chiesa. (CCC 187) Tali sintesi della fede vengono chiamate “professioni di fede”, perché riassumono la fede professata dai cristiani. Vengono chiamate “Credo” a motivo di quella che normalmente ne è la prima parola: “Io credo”. Sono anche dette “Simboli della fede”.

Post più popolari