Rm 11, 1-10 Dio non ha rigettato Israele

Capitolo 11°
(Rm 11, 1-10) Dio non ha rigettato Israele

[1] Io domando dunque: Dio avrebbe forse ripudiato il suo popolo? Impossibile! Anch'io infatti sono Israelita, della discendenza di Abramo, della tribù di Beniamino. [2] Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio. O non sapete forse ciò che dice la Scrittura, nel passo in cui Elia ricorre a Dio contro Israele? [3] Signore, hanno ucciso i tuoi profeti, hanno rovesciato i tuoi altari e io sono rimasto solo e ora vogliono la mia vita. [4] Cosa gli risponde però la voce divina? Mi sono riservato settemila uomini, quelli che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal. [5] Così anche al presente c'è un resto, conforme a un'elezione per grazia. [6] E se lo è per grazia, non lo è per le opere; altrimenti la grazia non sarebbe più grazia. [7] Che dire dunque? Israele non ha ottenuto quello che cercava; lo hanno ottenuto invece gli eletti; gli altri sono stati induriti, [8] come sta scritto: Dio ha dato loro uno spirito di torpore, occhi per non vedere e orecchi per non sentire, fino al giorno d'oggi. [9] E Davide dice: Diventi la lor mensa un laccio, un tranello e un inciampo e serva loro di giusto castigo! [10] Siano oscurati i loro occhi sì da non vedere, e fà loro curvare la schiena per sempre! (CCC 218) Israele, nel corso della sua storia, ha potuto scoprire che uno solo era il motivo per cui Dio gli si era rivelato e lo aveva scelto fra tutti i popoli perché gli appartenesse: il suo amore gratuito [Dt 4,37; 7,8; 10,15]. Ed Israele, per mezzo dei profeti, ha compreso che, ancora per amore, Dio non ha mai cessato di salvarlo [Is 43,1-7] e di perdonargli la sua infedeltà e i suoi peccati [Os 2]. (CCC 219) L'amore di Dio per Israele è paragonato all'amore di un padre per il proprio figlio [Os 11,1]. È un amore più forte dell'amore di una madre per i suoi bambini [Is 49,14-15]. Dio ama il suo Popolo più di quanto uno sposo ami la propria sposa [Is 62,4-5]; questo amore vincerà anche le più gravi infedeltà [Ez 16; Os 11]; arriverà fino al dono più prezioso: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito (Gv 3,16). (CCC 220) L'amore di Dio è “eterno” (Is 54,8): “Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto” (Is 54,10). “Ti ho amato di un amore eterno, per questo ti conservo ancora pietà” (Ger 31,3).

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