Rm 11, 11-15 Loro caduta e ricchezza del mondo

(Rm 11, 11-15) Loro caduta e ricchezza del mondo
[11] Ora io domando: Forse inciamparono per cadere per sempre? Certamente no. Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta ai pagani, per suscitare la loro gelosia. [12] Se pertanto la loro caduta è stata ricchezza del mondo e il loro fallimento ricchezza dei pagani, che cosa non sarà la loro partecipazione totale! [13] Pertanto, ecco che cosa dico a voi, Gentili: come apostolo dei Gentili, io faccio onore al mio ministero, [14] nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. [15] Se infatti il loro rifiuto ha segnato la riconciliazione del mondo, quale potrà mai essere la loro riammissione, se non una risurrezione dai morti? (CCC 674) La venuta del Messia glorioso è sospesa in ogni momento della storia [Rm 11,31] al riconoscimento di lui da parte di “tutto Israele(Rm 11,26; Mt 23,39) a causa dell'indurimento di una parte (Rm 11,25) nella “mancanza di fede [Rm 11,20] verso Gesù. San Pietro dice agli Ebrei di Gerusalemme dopo la Pentecoste: “Pentitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati e così possano giungere i tempi della consolazione da parte del Signore ed egli mandi quello che vi aveva destinato come Messia, cioè Gesù. Egli dev'esser accolto in cielo fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose, come ha detto Dio fin dall'antichità, per bocca dei suoi santi profeti” (At 3,19-21). E san Paolo gli fa eco: “Se infatti il loro rifiuto ha segnato la riconciliazione del mondo, quale potrà mai essere la loro riammissione se non una risurrezione dai morti?” (Rm 11,15). La partecipazione totale degli Ebrei (Rm 11,12) alla salvezza messianica a seguito della partecipazione totale dei pagani [Rm 11,25; Lc 21,24] permetterà al Popolo di Dio di arrivare “alla piena maturità di Cristo” (Ef 4,13) nella quale “Dio sarà tutto in tutti” (1Cor 15,28).

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