Rm 13, 3-4a Servizio di Dio e del bene comune

(Rm 13, 3-4a) Servizio di Dio e del bene comune
[3] I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi non aver da temere l'autorità? Fà il bene e ne avrai lode, [4] poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. (CCC 1912) Il bene comune è sempre orientato verso il progresso delle persone: “Nell'ordinare le cose ci si deve adeguare all'ordine delle persone e non il contrario” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 26]. Tale ordine ha come fondamento la verità, si edifica nella giustizia, è vivificato dall'amore. (CCC 1906) Per bene comune si deve intendere “l'insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono ai gruppi, come ai singoli membri, di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più speditamente” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 26; 74]. Il bene comune interessa la vita di tutti. Esige la prudenza da parte di ciascuno e più ancora da parte di coloro che esercitano l'ufficio dell'autorità. Esso comporta tre elementi essenziali: (CCC 1907) In primo luogo, esso suppone il rispetto della persona in quanto tale. In nome del bene comune, i pubblici poteri sono tenuti a rispettare i diritti fondamentali ed inalienabili della persona umana. La società ha il dovere di permettere a ciascuno dei suoi membri di realizzare la propria vocazione. In particolare, il bene comune consiste nelle condizioni d'esercizio delle libertà naturali che sono indispensabili al pieno sviluppo della vocazione umana: tali il diritto “alla possibilità di agire secondo il retto dettato della propria coscienza, alla salvaguardia della vita privata e alla giusta libertà anche in campo religioso” [Gaudium et spes, 26]. (CCC 1908) In secondo luogo, il bene comune richiede il benessere sociale e lo sviluppo del gruppo stesso. Lo sviluppo è la sintesi di tutti i doveri sociali. Certo, spetta all'autorità farsi arbitra, in nome del bene comune, fra i diversi interessi particolari. Essa però deve rendere accessibile a ciascuno ciò di cui ha bisogno per condurre una vita veramente umana: vitto, vestito, salute, lavoro, educazione e cultura, informazione conveniente, diritto a fondare una famiglia, ecc. [Gaudium et spes, 26]. (CCC 1909) Il bene comune implica infine la pace, cioè la stabilità e la sicurezza di un ordine giusto. Suppone quindi che l'autorità garantisca, con mezzi onesti, la sicurezza della società e quella dei suoi membri. Esso fonda il diritto alla legittima difesa personale e collettiva.

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