Rm 14, 1-6 Chi sei tu per giudicare?

Capitolo 14°
(Rm 14, 1-6) Chi sei tu per giudicare?

[1] Accogliete tra voi chi è debole nella fede, senza discuterne le esitazioni. [2] Uno crede di poter mangiare di tutto, l'altro invece, che è debole, mangia solo legumi. [3] Colui che mangia non disprezzi chi non mangia; chi non mangia, non giudichi male chi mangia, perché Dio lo ha accolto. [4] Chi sei tu per giudicare un servo che non è tuo? Stia in piedi o cada, ciò riguarda il suo padrone; ma starà in piedi, perché il Signore ha il potere di farcelo stare. [5] C'è chi distingue giorno da giorno, chi invece li giudica tutti uguali; ciascuno però cerchi di approfondire le sue convinzioni personali. [6] Chi si preoccupa del giorno, se ne preoccupa per il Signore; chi mangia, mangia per il Signore, dal momento che rende grazie a Dio; anche chi non mangia, se ne astiene per il Signore e rende grazie a Dio. (CCC 1971) Al Discorso del Signore sulla montagna è opportuno aggiungere la catechesi morale degli insegnamenti apostolici [Rm 12-15; 1Cor 12-13; Col 3-4; Ef 4-5; ecc]. Questa dottrina trasmette l'insegnamento del Signore con l'autorità degli Apostoli, particolarmente attraverso l'esposizione delle virtù che derivano dalla fede in Cristo e che sono animate dalla carità, il principale dono dello Spirito Santo.La carità non abbia finzioni. […] Amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno. […] Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell'ospitalità” (Rm 12,9-13). Questa catechesi ci insegna anche a considerare i casi di coscienza alla luce del nostro rapporto con Cristo e con la Chiesa [Rm 14; 1Cor 5-10]. (CCC 1777) Presente nell'intimo della persona, la coscienza morale [Rm 2,14-16] le ingiunge, al momento opportuno, di compiere il bene e di evitare il male. Essa giudica anche le scelte concrete, approvando quelle che sono buone, denunciando quelle cattive [Rm 1,32]. Attesta l'autorità della verità in riferimento al Bene supremo, di cui la persona umana avverte l'attrattiva ed accoglie i comandi. Quando ascolta la coscienza morale, l'uomo prudente può sentire Dio che parla.

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