Rm 14, 17-21 Opere di pace e di edificazione

(Rm 14, 17-21) Opere di pace e di edificazione
[17] Il regno di Dio infatti non è questione di cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo: [18] chi serve il Cristo in queste cose, è bene accetto a Dio e stimato dagli uomini. [19] Diamoci dunque alle opere della pace e alla edificazione vicendevole. [20] Non distruggere l'opera di Dio per una questione di cibo! Tutto è mondo, d'accordo; ma è male per un uomo mangiare dando scandalo. [21] Perciò è bene non mangiare carne, né bere vino, né altra cosa per la quale il tuo fratello possa scandalizzarsi. (CCC 2819) “Il Regno di Dio […] è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo” (Rm 14,17). Gli ultimi tempi, nei quali siamo, sono i tempi dell'effusione dello Spirito Santo. Pertanto è ingaggiato un combattimento decisivo tra “la carne” e lo Spirito [Gal 5,16-25]: “Solo un cuore puro può dire senza trepidazione alcuna: “Venga il tuo Regno”. Bisogna essere stati alla scuola di Paolo per dire: “Non regni più dunque il peccato nel nostro corpo mortale” (Rm 6,12). Colui che nelle azioni, nei pensieri, nelle parole si conserva puro, può dire a Dio: “Venga il tuo Regno!”. [San Cirillo di Gerusalemme, Catecheses mystagogicae, 5, 13: PG 33, 1120]. (CCC 1800) L'essere umano deve sempre obbedire al giudizio certo della propria coscienza. (CCC 1789) Alcune norme valgono in ogni caso: - Non è mai consentito fare il male perché ne derivi un bene. - La “regola d'oro”: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro” (Mt 7,12) [Lc 6,31; Tb 4,15]. - La carità passa sempre attraverso il rispetto del prossimo e della sua coscienza: Parlando “così contro i fratelli e ferendo la loro coscienza... voi peccate contro Cristo” (1Cor 8,12). “È bene non […] [fare] cosa per la quale il tuo fratello possa scandalizzarsi” (Rm 14,21).

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