Rm 15, 1-2 I forti sopportino l’infermità dei deboli

Capitolo 15°
(Rm 15, 1-2) I forti sopportino l’infermità dei deboli

[1] Noi che siamo i forti abbiamo il dovere di sopportare l'infermità dei deboli, senza compiacere noi stessi. [2] Ciascuno di noi cerchi di compiacere il prossimo nel bene, per edificarlo. (CCC 1948) La solidarietà è una virtù eminentemente cristiana. Essa attua la condivisione dei beni spirituali ancor più che di quelli materiali. (CCC 1942) La virtù della solidarietà oltrepassa l'ambito dei beni materiali. Diffondendo i beni spirituali della fede, la Chiesa ha, per di più, favorito lo sviluppo del benessere temporale, al quale spesso ha aperto vie nuove. Così, nel corso dei secoli, si è realizzata la parola del Signore: “Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta” (Mt 6,33): “Da duemila anni, vive e vigoreggia nell'anima della Chiesa quel sentimento che ha spinto ed ancora spinge fino all'eroismo della carità i monaci agricoltori, i liberatori degli schiavi, coloro che curano gli ammalati, coloro che portano il messaggio della fede, della civiltà, della cultura a tutte le generazioni e a tutti i popoli, al fine di creare condizioni sociali tali da rendere possibile per tutti una vita degna dell'uomo e del cristiano” [Pio XII, Messaggio radiofonico (1° giugno 1941)].

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