Rm 16, 19-20 Saggi nel bene e immuni dal male

(Rm 16, 19-20) Saggi nel bene e immuni dal male
[19] La fama della vostra obbedienza è giunta dovunque; mentre quindi mi rallegro di voi, voglio che siate saggi nel bene e immuni dal male. [20] Il Dio della pace stritolerà ben presto satana sotto i vostri piedi. La grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con voi. (CCC 566) La tentazione nel deserto mostra Gesù Messia umile che trionfa su Satana in forza della sua piena adesione al disegno di salvezza voluto dal Padre. (CCC 539) Gli evangelisti rilevano il senso salvifico di questo misterioso avvenimento. Gesù è il nuovo Adamo, rimasto fedele mentre il primo ha ceduto alla tentazione. Gesù compie perfettamente la vocazione d'Israele: contrariamente a coloro che in passato provocarono Dio durante i quaranta anni nel deserto [Sal 95,10], Cristo si rivela come il Servo di Dio obbediente in tutto alla divina volontà. Così Gesù è vincitore del diavolo: egli ha legato l'uomo forte per riprendergli il suo bottino [Mc 3,27]. La vittoria di Gesù sul tentatore nel deserto anticipa la vittoria della passione, suprema obbedienza del suo amore filiale per il Padre. (CCC 550) La venuta del Regno di Dio è la sconfitta del regno di Satana [Mt 12,26]: “Se io scaccio i demoni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il Regno di Dio” (Mt 12,28). Gli esorcismi di Gesù liberano alcuni uomini dal tormento dei demoni [Lc 8,26-39]. Anticipano la grande vittoria di Gesù sul “principe di questo mondo” (Gv 12,31). Il Regno di Dio sarà definitivamente stabilito per mezzo della croce di Cristo: “Regnavit a ligno Deus Dio regnò dalla croce” [Inno “Vexilla Regis”: PL 88, 96]. (CCC 636) Con l'espressione “Gesù discese agli inferi”, il Simbolo professa che Gesù è morto realmente e che, mediante la sua morte per noi, egli ha vinto la morte e il diavolo “che della morte ha il potere” (Eb 2,14).

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