Rm 16, 6-16 Salutatevi con il bacio santo

(Rm 16, 6-16) Salutatevi con il bacio santo
[6] Salutate Maria, che ha faticato molto per voi. [7] Salutate Andronìco e Giunia, miei parenti e compagni di prigionia; sono degli apostoli insigni che erano in Cristo già prima di me. [8] Salutate Ampliato, mio diletto nel Signore. [9] Salutate Urbano, nostro collaboratore in Cristo, e il mio caro Stachi. [10] Salutate Apelle che ha dato buona prova in Cristo. Salutate i familiari di Aristòbulo. [11] Salutate Erodione, mio parente. Salutate quelli della casa di Narcìso che sono nel Signore. [12] Salutate Trifèna e Trifòsa che hanno lavorato per il Signore. Salutate la carissima Pèrside che ha lavorato per il Signore. [13] Salutate Rufo, questo eletto nel Signore, e la madre sua che è anche mia. [14] Salutate Asìncrito, Flegonte, Erme, Pàtroba, Erma e i fratelli che sono con loro. [15] Salutate Filòlogo e Giulia, Nèreo e sua sorella e Olimpas e tutti i credenti che sono con loro. [16] Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo. Vi salutano tutte le chiese di Cristo. (CCC 1827) L'esercizio di tutte le virtù è animato e ispirato dalla carità. Questa è il “vincolo di perfezione” (Col 3,14); è la forma delle virtù; le articola e le ordina tra loro; è sorgente e termine della loro pratica cristiana. La carità garantisce e purifica la nostra capacità umana di amare. La eleva alla perfezione soprannaturale dell'amore divino. (CCC 1828) La pratica della vita morale animata dalla carità dà al cristiano la libertà spirituale dei figli di Dio. Egli non sta davanti a Dio come uno schiavo, nel timore servile, né come il mercenario in cerca del salario, ma come un figlio che corrisponde all'amore di colui che “ci ha amati per primo” (1Gv 4,19): “O ci allontaniamo dal male per timore del castigo e siamo nella disposizione dello schiavo. O ci lasciamo prendere dall'attrattiva della ricompensa e siamo simili ai mercenari. Oppure è per il bene in se stesso e per l'amore di colui che comanda che noi obbediamo […] e allora siamo nella disposizione dei figli [San Basilio di Cesarea, Regulae fusius tractatae, prol. 3: PG 31, 896]. (CCC 1829) La carità ha come frutti la gioia, la pace e la misericordia; esige la generosità e la correzione fraterna; è benevolenza; suscita la reciprocità, si dimostra sempre disinteressata e benefica; è amicizia e comunione: “Il compimento di tutte le nostre opere è l'amore. Qui è il nostro fine; per questo noi corriamo, verso questa meta corriamo; quando saremo giunti, vi troveremo riposo” [Sant'Agostino, In epistulam Johannis ad Parthos tractatus, 10, 4].

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