Rm 8, 28-31 Il disegno divino di salvezza

(Rm 8, 28-31) Il disegno divino di salvezza
[28] Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno. [29] Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; [30] quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati. [31] Che diremo dunque in proposito? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? (CCC 381) L'uomo è predestinato a riprodurre l'immagine del Figlio di Dio fatto uomo - “immagine del Dio invisibile” (Col 1,15) - affinché Cristo sia il primogenito di una moltitudine di fratelli e sorelle [Ef 1,3-6; Rm 8,29]. (CCC 313) “Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio” (Rm 8,28). La testimonianza dei santi non cessa di confermare questa verità: Così santa Caterina da Siena dice a “coloro che si scandalizzano” e si ribellano davanti a ciò che loro capita: “Tutto viene dall'amore, tutto è ordinato alla salvezza dell'uomo, Dio non fa niente se non a questo fine” [Santa Caterina da Siena, Il Dialogo della Divina provvidenza 138]. E san Tommaso Moro, poco prima del martirio, consola la figlia: “Non accade nulla che Dio non voglia, e io sono sicuro che qualunque cosa avvenga, per quanto cattiva appaia, sarà in realtà sempre per il meglio” [Margarita Roper, Epistula ad Aliciam Alington (agosto 1534): The Correspondence of Sir Thomas More]. E Giuliana di Norwich: “Imparai dalla grazia di Dio che dovevo rimanere fermamente nella fede, e quindi dovevo saldamente e perfettamente credere che tutto sarebbe finito in bene […]: “Tu stessa vedrai che ogni specie di cosa sarà per il bene ” [Giuliana di Norwich, Revelatio, 13,32]. (CCC 314) Noi crediamo fermamente che Dio è Signore del mondo e della storia. Ma le vie della sua Provvidenza spesso ci rimangono sconosciute. Solo alla fine, quando avrà termine la nostra conoscenza imperfetta e vedremo Dio “a faccia a faccia” (1Cor 13,12), conosceremo pienamente le vie lungo le quali, anche attraverso i drammi del male e del peccato, Dio avrà condotto la sua creazione fino al riposo di quel Sabato [Gn 2,2] definitivo, in vista del quale ha creato il cielo e la terra.

Post più popolari