Rm 9, 14-18 In Dio non c’è ingiustizia

(Rm 9, 14-18) In Dio non c’è ingiustizia
[14] Che diremo dunque? C'è forse ingiustizia da parte di Dio? No certamente! [15] Egli infatti dice a Mosè: Userò misericordia con chi vorrò, e avrò pietà di chi vorrò averla. [16] Quindi non dipende dalla volontà né dagli sforzi dell'uomo, ma da Dio che usa misericordia. [17] Dice infatti la Scrittura al faraone: Ti ho fatto sorgere per manifestare in te la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato in tutta la terra. [18] Dio quindi usa misericordia con chi vuole e indurisce chi vuole. (CCC 270) Dio è Padre onnipotente. La sua paternità e la sua potenza si illuminano a vicenda. Infatti, egli mostra la sua onnipotenza paterna nel modo in cui si prende cura dei nostri bisogni [Mt 6,32]; attraverso l'adozione filiale che ci dona (“Sarò per voi come un padre, e voi mi sarete come figli e figlie, dice il Signore onnipotente”: 2Cor 6,18); infine attraverso la sua infinita misericordia, dal momento che egli manifesta al massimo grado la sua potenza perdonando liberamente i peccati. (CCC 271) L'onnipotenza divina non è affatto arbitraria: “In Dio la potenza e l'essenza, la volontà e l'intelligenza, la sapienza e la giustizia sono una sola ed identica cosa, di modo che nulla può esserci nella potenza divina che non possa essere nella giusta volontà di Dio o nella sua sapiente intelligenza” [San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, I, 25, 5, ad 1].

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