Ef 5, 20 Rendete continuamente grazie a Dio

(Ef 5, 20) Rendete continuamente grazie a Dio
[20] Rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo. (CCC 2633) Quando si condivide in questo modo l'amore salvifico di Dio, si comprende come ogni necessità possa diventare oggetto di domanda. Cristo, che tutto ha assunto al fine di tutto redimere, è glorificato dalle domande che noi rivolgiamo al Padre nel suo nome [Gv 14,13]. E' in forza di questa certezza che Giacomo [Gc 1,5-8] e Paolo ci esortano a pregare in ogni circostanza [Ef 5,20; Fil 4,6-7; Col 3,16-17; 1Ts 5,17-18]. (CCC 2634) L'intercessione è una preghiera di domanda che ci conforma da vicino alla preghiera di Gesù. E' lui l'unico intercessore presso il Padre in favore di tutti gli uomini, particolarmente dei peccatori [Rm 8,34; 1Gv 2,1; 1Tm 2,5-8]. Egli “può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore” (Eb 7,25). Lo Spirito Santo stesso “intercede […], poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio” (Rm 8,26-27). (CCC 2742) “Pregate incessantemente” (1Ts 5,17), “rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre nel nome del Signore nostro Gesù Cristo” (Ef 5,20); “pregate incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi” (Ef 6,18). “Non ci è stato comandato di lavorare, di vegliare e di digiunare continuamente, mentre la preghiera incessante è una legge per noi” [Evagrio Pontico, Capita practica ad Anatolium, 49: PG 40, 1245]. Questo ardore instancabile non può venire che dall'amore. Contro la nostra pesantezza e la nostra pigrizia il combattimento della preghiera è quello dell'amore umile, confidente, perseverante […].

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