Fil 3, 1-6 Mossi dallo Spirito ci gloriamo in Cristo

Capitolo 3°
(Fil 3, 1-6) Mossi dallo Spirito ci gloriamo in Cristo

[1] Per il resto, fratelli mei, state lieti nel Signore. A me non pesa e a voi è utile che vi scriva le stesse cose: [2] guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno circoncidere! [3] Siamo infatti noi i veri circoncisi, noi che rendiamo il culto mossi dallo Spirito di Dio e ci gloriamo in Cristo Gesù, senza avere fiducia nella carne, [4] sebbene io possa vantarmi anche nella carne. Se alcuno ritiene di poter confidare nella carne, io più di lui: [5] circonciso l'ottavo giorno, della stirpe d'Israele, della tribù di Beniamino, ebreo da Ebrei, fariseo quanto alla legge; [6] quanto a zelo, persecutore della Chiesa; irreprensibile quanto alla giustizia che deriva dall'osservanza della legge. (CCC 823) “Noi crediamo che la Chiesa [...] è indefettibilmente santa. Infatti Cristo, Figlio di Dio, il quale col Padre e lo Spirito è proclamato "il solo Santo", ha amato la Chiesa come sua Sposa e ha dato se stesso per essa, al fine di santificarla, e l'ha unita a sé come suo corpo e l'ha riempita col dono dello Spirito Santo, per la gloria di Dio” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 39]. La Chiesa è dunque “il popolo santo di Dio” [Ib., 12], e i suoi membri sono chiamati “santi” [At 9,13; 1Cor 6,1; 16,1]. (CCC 824) La Chiesa, unita a Cristo, da lui è santificata; per mezzo di lui e in lui diventa anche santificante. Tutte le attività della Chiesa convergono, come a loro fine, “verso la santificazione degli uomini e la glorificazione di Dio in Cristo” [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 10]. È nella Chiesa che si trova “tutta la pienezza dei mezzi di salvezza” [Id., Unitatis redintegratio, 3]. È in essa che “per mezzo della grazia di Dio acquistiamo la santità” [Lumen gentium, 48]. (CCC 825) “La Chiesa già sulla terra è adornata di una santità vera, anche se imperfetta” [Ib., 48]. Nei suoi membri, la santità perfetta deve ancora essere raggiunta. “Muniti di tanti e così mirabili mezzi di salvezza, tutti i fedeli d'ogni stato e condizione sono chiamati dal Signore, ognuno per la sua via, a quella perfezione di santità di cui è perfetto il Padre celeste” [Ib., 11]. (CCC 829) “Mentre la Chiesa ha già raggiunto nella beatissima Vergine la perfezione che la rende senza macchia e senza ruga, i fedeli si sforzano ancora di crescere nella santità debellando il peccato; e per questo innalzano gli occhi a Maria”: [Ib., 65] in lei la Chiesa è già la tutta santa. (CCC 828) Canonizzando alcuni fedeli, ossia proclamando solennemente che tali fedeli hanno praticato in modo eroico le virtù e sono vissuti nella fedeltà alla grazia di Dio, la Chiesa riconosce la potenza dello Spirito di santità che è in lei, e sostiene la speranza dei fedeli offrendo loro i santi quali modelli e intercessori [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 40; 48-51]. “I santi e le sante sono sempre stati sorgente e origine di rinnovamento nei momenti più difficili della storia della Chiesa” [Giovanni Paolo II, Esort. ap. Christifideles laici, 16]. Infatti, “la santità è la sorgente segreta e la misura infallibile della sua attività apostolica e del suo slancio missionario” [Ib., 17].

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