Gal 3, 24-26 Figli di Dio per la fede in Cristo

(Gal 3, 24-26) Figli di Dio per la fede in Cristo
[24] Così la legge è per noi come un pedagogo che ci ha condotto a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede. [25] Ma appena è giunta la fede, noi non siamo più sotto un pedagogo. [26] Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, (CCC 582) Spingendosi oltre, Gesù dà compimento alla Legge sulla purità degli alimenti, tanto importante nella vita quotidiana giudaica, svelandone il senso “pedagogico [Gal 3,24] con una interpretazione divina: “Tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo […]. Dichiarava così mondi tutti gli alimenti […]. Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore dell'uomo, escono le intenzioni cattive” (Mc 7,18-21). Dando con autorità divina l'interpretazione definitiva della Legge, Gesù si è trovato a scontrarsi con certi dottori della Legge, i quali non ne accettavano la sua interpretazione, sebbene fosse garantita dai segni divini che la accompagnavano [Gv 5,36; 10,25.37-38; 12,37]. Ciò vale soprattutto per la questione del sabato: Gesù ricorda, ricorrendo spesso ad argomentazioni rabbiniche [Mc 2,25-27; Gv 7,22-24], che il riposo del sabato non viene violato dal servizio di Dio [Mt 12,5; Nm 28,9] o del prossimo, [Lc 13,15-16; 14,3-4 ] servizio che le guarigioni da lui operate compiono. (CCC 708) Questa pedagogia di Dio appare specialmente nel dono della Legge [Es 19-20; Dt 1-11; 29-30], la quale è stata donata come un “pedagogo” per condurre il popolo a Cristo [Gal 3,24]. Tuttavia, la sua impotenza a salvare l'uomo, privo della “somiglianza” divina, e l'accresciuta conoscenza del peccato che da essa deriva [Rm 3,20] suscitano il desiderio dello Spirito Santo. I gemiti dei salmi lo testimoniano. (CCC 1963) Secondo la tradizione cristiana, la Legge santa [Rm 7,12], spirituale [Rm 7,14] e buona [Rm 7,16], è ancora imperfetta. Come un pedagogo [Gal 3,24] essa indica ciò che si deve fare, ma da sé non dà la forza, la grazia dello Spirito per osservarla. A causa del peccato che non può togliere, essa rimane una legge di schiavitù. Secondo san Paolo, essa ha particolarmente la funzione di denunciare e di manifestare il peccato che nel cuore dell'uomo forma una “legge di concupiscenza [Rm 7]. Tuttavia la Legge rimane la prima tappa sul cammino del Regno. Essa prepara e dispone il popolo eletto e ogni cristiano alla conversione e alla fede nel Dio Salvatore.un insegnamento che rimane per sempre, come Parola di Dio.

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