1 Tm 2, 8 Gli uomini preghino dovunque si trovino

(1 Tm 2, 8) Gli uomini preghino dovunque si trovino
[8] Voglio dunque che gli uomini preghino, dovunque si trovino, alzando al cielo mani pure senza ira e senza contese.
(CCC 2634) L'intercessione è una preghiera di domanda che ci conforma da vicino alla preghiera di Gesù. E' lui l'unico intercessore presso il Padre in favore di tutti gli uomini, particolarmente dei peccatori [Rm 8,34; 1Gv 2,1; 1Tm 2,5-8]. Egli “può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore” (Eb 7,25). Lo Spirito Santo stesso "intercede […], poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio” (Rm 8,26-27). (CCC 2635) Intercedere, chiedere in favore di un altro, dopo Abramo, è la prerogativa di un cuore in sintonia con la misericordia di Dio. Nel tempo della Chiesa, l'intercessione cristiana partecipa a quella di Cristo: è espressione della comunione dei santi. Nell'intercessione, colui che prega non cerca solo “il proprio interesse, ma anche quello degli altri” (Fil 2,4), fino a pregare per coloro che gli fanno del male [S. Stefano che prega per i suoi uccisori, come Gesù: cf At 7,60; Lc 23,28.34]. (CCC 2636) Le prime comunità cristiane hanno intensamente vissuto questa forma di condivisione [At 12,5; 20,36; 21,5; 2Cor 9,14]. L'Apostolo Paolo le rende così partecipi del suo ministero del Vangelo [Ef 6,18-20; Col 4,3-4; 1Ts 5,25], ma intercede anche per esse [Fil 1,3-4; Col 1,3; 2Ts 1,11]. L'intercessione dei cristiani non conosce frontiere: “per tutti gli uomini […] per tutti quelli che stanno al potere” (1Tm 2,1), per coloro che perseguitano [Rm 12,14], per la salvezza di coloro che rifiutano il Vangelo [Rm 10,1].

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