1 Ts 1, 8-10 Servire il Dio vivo e vero e suo Figlio Gesù

(1 Ts 1, 8-10) Servire il Dio vivo e vero e suo Figlio Gesù
[8] Infatti la parola del Signore riecheggia per mezzo vostro non soltanto in Macedonia e nell'Acaia, ma la fama della vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, di modo che non abbiamo più bisogno di parlarne. [9] Sono loro infatti a parlare di noi, dicendo come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti a Dio, allontanandovi dagli idoli, per servire al Dio vivo e vero [10] e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, che ci libera dall'ira ventura. (CCC 198) La nostra professione di fede incomincia con Dio, perché Dio è “il primo e l'ultimo” (Is 44,6), il principio e la fine di tutto. Il Credo incomincia con Dio Padre, perché il Padre è la prima Persona divina della Santissima Trinità; il nostro Simbolo incomincia con la creazione del cielo e della terra, perché la creazione è l'inizio e il fondamento di tutte le opere di Dio. (CCC 200) Con queste parole incomincia il Simbolo niceno-costantinopolitano. La confessione dell’unicità di Dio, che ha la sua radice nella rivelazione divina dell'Antica Alleanza, è inseparabile da quella dell'esistenza di Dio ed è altrettanto fondamentale. Dio è uno: non c'è che un solo Dio: “La fede cristiana crede e professa un solo Dio, uno per natura, per sostanza e per essenza” [Catechismo Romano, 1, 2, 8]. (CCC 202) Gesù stesso conferma che Dio è “l'unico Signore” e che lo si deve amare con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutta la mente, con tutte le forze [Mc 12,29-30]. Nello stesso tempo lascia capire che egli pure è “il Signore” [Mc 12,35-37]. Confessare che “Gesù è Signore” è lo specifico della fede cristiana. Ciò non contrasta con la fede nel Dio Uno. Credere nello Spirito Santo “che è Signore e dà la Vita” non introduce alcuna divisione nel Dio Uno: “Crediamo fermamente e confessiamo apertamente che uno solo è il vero Dio, eterno e immenso, onnipotente, immutabile, incomprensibile e ineffabile, Padre, Figlio e Spirito Santo: tre Persone, ma una sola essenza, sostanza, cioè natura assolutamente semplice” [Concilio Lateranense IV, Cap 1, De fide catholica: DS 800].

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