Eb 1, 10-12 Signore, opera delle tue mani sono i cieli

(Eb 1, 10-12) Signore, opera delle tue mani sono i cieli
[10] E ancora: Tu, Signore, da principio hai fondato la terra e opera delle tue mani sono i cieli. [11] Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito. [12] Come un mantello li avvolgerai, come un abito e saranno cambiati; ma tu rimani lo stesso, e gli anni tuoi non avranno fine.
(CCC 325) Il Simbolo degli Apostoli professa che Dio è “il Creatore del cielo e della terra” (DS 30), e il Simbolo niceno-costantinopolitano esplicita: “… di tutte le cose visibili e invisibili” (DS 150). (CCC 286) Indubbiamente, l'intelligenza umana può già trovare una risposta al problema delle origini. Infatti, è possibile conoscere con certezza l'esistenza di Dio Creatore attraverso le sue opere, grazie alla luce della ragione umana [Concilio Vaticano I, Dei Filius, DS 3026], anche se questa conoscenza spesso è offuscata e sfigurata dall'errore. Per questo la fede viene a confermare e a far luce alla ragione nella retta intelligenza di queste verità: “Per fede sappiamo che i mondi furono formati dalla Parola di Dio, sì che da cose non visibili ha preso origine ciò che si vede” (Eb 11,3). (CCC 288) La rivelazione della creazione è così inseparabile dalla rivelazione e dalla realizzazione dell'Alleanza dell’unico Dio con il suo popolo. La creazione è rivelata come il primo passo verso tale Alleanza, come la prima e universale testimonianza dell'amore onnipotente di Dio [Gen 15,5; Ger 33,19-26]. E poi la verità della creazione si esprime con una forza crescente nel messaggio dei profeti [Is 44,24], nella preghiera dei Salmi [Sal 104] e della liturgia, nella riflessione della sapienza [Pr 8,22-31] del popolo eletto. (CCC 289) Tra tutte le parole della Sacra Scrittura sulla creazione, occupano un posto singolarissimo i primi tre capitoli della Genesi. Dal punto di vista letterario questi testi possono avere diverse fonti. Gli autori ispirati li hanno collocati all'inizio della Scrittura in modo che esprimano, con il loro linguaggio solenne, le verità della creazione, della sua origine e del suo fine in Dio, del suo ordine e della sua bontà, della vocazione dell'uomo, infine del dramma del peccato e della speranza della salvezza. Lette alla luce di Cristo, nell'unità della Sacra Scrittura e della Tradizione vivente della Chiesa, queste parole restano la fonte principale per la catechesi dei misteri delle “origini”: creazione, caduta, promessa della salvezza.

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