Eb 2, 16-18 Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli

(Eb 2, 16-18) Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli
[16] Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. [17] Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e fedele nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. [18] Infatti proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.
(CCC 407) La dottrina sul peccato originale - connessa strettamente con quella della redenzione operata da Cristo - offre uno sguardo di lucido discernimento sulla situazione dell'uomo e del suo agire nel mondo. In conseguenza del peccato dei progenitori, il diavolo ha acquisito un certo dominio sull'uomo, benché questi rimanga libero. Il peccato originale comporta “la schiavitù sotto il dominio di colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo” [Concilio di Trento: DS 1511; Eb 2,14]. Ignorare che l'uomo ha una natura ferita, incline al male, è causa di gravi errori nel campo dell'educazione, della politica, dell'azione sociale [Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 25] e dei costumi. (CCC 637) Cristo morto, con l'anima unita alla sua Persona divina è disceso alla dimora dei morti. Egli ha aperto le porte del cielo ai giusti che l'avevano preceduto. (CCC 636) Con l'espressione “Gesù discese agli inferi”, il Simbolo professa che Gesù è morto realmente e che, mediante la sua morte per noi, egli ha vinto la morte e il diavolo che della morte ha il potere” (Eb 2,14).

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