Eb 2, 9 Gesù coronato di gloria e di onore

(Eb 2, 9) Gesù coronato di gloria e di onore
[9] Però quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo ora coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti.
(CCC 357) Essendo ad immagine di Dio, l'individuo umano ha la dignità di persona; non è soltanto qualche cosa, ma qualcuno. È capace di conoscersi, di possedersi, di liberamente donarsi e di entrare in comunione con altre persone; è chiamato, per grazia, ad un’alleanza con il suo Creatore, a dargli una risposta di fede e di amore che nessun altro può dare in sua sostituzione. (CCC 359) “In realtà solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell'uomo” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 22]: “Il beato Apostolo ci ha fatto sapere che due uomini hanno dato principio al genere umano: Adamo e Cristo. [...] “Il primo uomo, Adamo, - dice - divenne un essere vivente, ma l'ultimo Adamo divenne spirito datore di vita. Quel primo fu creato da quest'ultimo, dal quale ricevette l'anima per vivere. [...] Il secondo Adamo plasmò il primo e gli impresse la propria immagine. E così avvenne poi che egli ne prese la natura e il nome, per non dover perdere ciò che egli aveva fatto a sua immagine. C'è un primo Adamo e c'è un ultimo Adamo. Il primo ha un inizio, l'ultimo non ha fine. Proprio quest'ultimo infatti è veramente il primo, dal momento che dice: “Sono io, io solo, il primo e anche l'ultimo” [San Pietro Crisologo, Sermones, 117, 1-2: PL 52, 520]. (CCC 624) “Per la grazia di Dio, egli” ha provato “la morte a vantaggio di tutti” (Eb 2,9). Nel suo disegno di salvezza, Dio ha disposto che il Figlio suo non solamente morisse “per i nostri peccati” (1Cor 15,3), ma anche “provasse la morte”, ossia conoscesse lo stato di morte, lo stato di separazione tra la sua anima e il suo Corpo per il tempo compreso tra il momento in cui egli è spirato sulla croce e il momento in cui è risuscitato. Questo stato di Cristo morto è il mistero del sepolcro e della discesa agli inferi. È il mistero del Sabato Santo in cui Cristo deposto nel sepolcro [Gv 19,42] manifesta il grande riposo sabbatico di Dio [Eb 4,4-9] dopo il compimento [Gv 19,30] della salvezza degli uomini che mette in pace l'universo intero [Col 1,18-20]. (CCC 629) A beneficio di ogni uomo Gesù ha provato la morte [Eb 2,9]. Colui che è morto e che è stato sepolto è veramente il Figlio di Dio fatto uomo.

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