Eb 9, 15-17 Egli è mediatore di una nuova alleanza

(Eb 9, 15-17) Egli è mediatore di una nuova alleanza
[15] Per questo egli è mediatore di una nuova alleanza, perché, essendo ormai intervenuta la sua morte per la rendenzione delle colpe commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l'eredità eterna che è stata promessa. [16] Dove infatti c'è un testamento, è necessario che sia accertata la morte del testatore, [17] perché un testamento ha valore solo dopo la morte e rimane senza effetto finché il testatore vive.
(CCC 522) La venuta del Figlio di Dio sulla terra è un avvenimento di tale portata che Dio lo ha voluto preparare nel corso dei secoli. Riti e sacrifici, figure e simboli della “prima Alleanza” (Eb 9,15), li fa convergere tutti verso Cristo; lo annunzia per bocca dei profeti che si succedono in Israele; risveglia inoltre nel cuore dei pagani l'oscura attesa di tale venuta. (CCC 1145) Una celebrazione sacramentale è intessuta di segni e di simboli. Secondo la pedagogia divina della salvezza, il loro significato si radica nell'opera della creazione e nella cultura umana, si precisa negli eventi materiali dell'Antica Alleanza e si rivela pienamente nella persona e nell'opera di Cristo. (CCC 1143) Al fine di servire le funzioni del sacerdozio comune dei fedeli, vi sono inoltre altri ministeri particolari, non consacrati dal sacramento dell'Ordine, la cui funzione è determinata dai Vescovi secondo le tradizioni liturgiche e le necessità pastorali. “Anche i ministranti, i lettori, i commentatori, e tutti i membri del coro svolgono un vero ministero liturgico” [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 29]. (CCC 1144) In questo modo, nella celebrazione dei sacramenti, tutta l'assemblea è “il liturgo, ciascuno secondo la propria funzione, ma nell'“unità dello Spirito” che agisce in tutti. “Nelle celebrazioni liturgiche ciascuno, ministro o fedele, svolgendo il proprio ufficio, compia solo e tutto ciò che, secondo la natura del rito e le norme liturgiche, è di sua competenza” [Sacrosanctum concilium, 28].

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