1Pt 1, 21-23 Rigenerati dalla parola viva eterna di Dio

(1Pt 1, 21-23) Rigenerati dalla parola viva eterna di Dio
[21] E voi per opera sua credete in Dio, che l'ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria e così la vostra fede e la vostra speranza sono fisse in Dio. [22] Dopo aver santificato le vostre anime con l'obbedienza alla verità, per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri, [23] essendo stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma immortale, cioè dalla parola di Dio viva ed eterna.
(CCC 613) La morte di Cristo è contemporaneamente il sacrificio pasquale che compie la redenzione definitiva degli uomini [1Cor 5,7; Gv 8,34-36] per mezzo dell'Agnello che toglie il peccato del mondo [Gv 1,29; 1Pt 1,19] e il sacrificio della Nuova Alleanza [1Cor 11,25] che di nuovo mette l'uomo in comunione con Dio [Es 24,8] riconciliandolo con lui mediante il sangue versato per molti in remissione dei peccati [Mt 26,28; Lv 16,15-16]. (CCC 2769) Nel Battesimo e nella Confermazione la consegna (“traditio”) della Preghiera del Signore significa la nuova nascita alla vita divina. Poiché la preghiera cristiana è parlare a Dio con la Parola stessa di Dio, coloro che sono stati “rigenerati […] dalla Parola di Dio viva ed eterna” (1Pt 1,23) imparano ad invocare il loro Padre con la sola Parola che egli sempre esaudisce. Ed ormai lo possono, perché il sigillo dell'unzione dello Spirito Santo è impresso, indelebile, sul loro cuore, sulle loro orecchie, sulle loro labbra, su tutto il loro essere filiale. Per questo la maggior parte dei commenti patristici del Padre nostro sono destinati ai catecumeni e ai neofiti. Quando la Chiesa prega la Preghiera del Signore, è sempre il popolo dei “rinati” che prega e ottiene misericordia [1Pt 2,1-10]. (CCC 1228) Il Battesimo è quindi un bagno d'acqua nel quale “il seme incorruttibile” della Parola di Dio produce il suo effetto vivificante [1Pt 1,23; Ef 5,26]. Sant'Agostino dirà del Battesimo: “Accedit verbum ad elementum, et fit Sacramentum - Si unisce la parola all'elemento, e nasce il sacramento” [Sant'Agostino, In Evangelium Johannis tractatus, 80, 3: PL 35, 1840].

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