1Pt 2, 10 Eravate non-popolo ora siete il popolo di Dio

(1Pt 2, 10) Eravate non-popolo ora siete il popolo di Dio
[10] Voi, che un tempo eravate non-popolo, ora invece siete il popolo di Dio; voi, un tempo esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia.
(CCC 836) “Tutti gli uomini sono chiamati a questa cattolica unità del Popolo di Dio […], alla quale in vario modo appartengono o sono ordinati sia i fedeli cattolici, sia gli altri credenti in Cristo, sia, infine, tutti gli uomini, che dalla grazia di Dio sono chiamati alla salvezza” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 13]. (CCC 835) “Ma dobbiamo ben guardarci dal concepire la Chiesa universale come la somma o, per così dire, la federazione […] di Chiese particolari […]. È la stessa Chiesa che, essendo universale per vocazione e per missione, quando getta le sue radici nella varietà dei terreni culturali, sociali, umani, assume in ogni parte del mondo fisionomie ed espressioni esteriori diverse” [Paolo VI, Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 62]. La ricca varietà di discipline ecclesiastiche, di riti liturgici, di patrimoni teologici e spirituali propri alle “Chiese locali tra loro concordi, dimostra con maggior evidenza la cattolicità della Chiesa indivisa” [Lumen gentium, 23]. (CCC 837) “Sono pienamente incorporati nella società della Chiesa quelli che, avendo lo Spirito di Cristo, accettano integra la sua struttura e tutti i mezzi di salvezza in essa istituiti, e nel suo organismo visibile sono uniti con Cristo - che la dirige mediante il Sommo Pontefice e i Vescovi - dai vincoli della professione di fede, dei sacramenti, del governo ecclesiastico e della comunione. Non si salva, però, anche se incorporato alla Chiesa, colui che, non perseverando nella carità, rimane sì in seno alla Chiesa col "corpo" ma non col "cuore"” [Lumen gentium, 14]. (CCC 838) “Con coloro che, battezzati, sono sì insigniti del nome cristiano, ma non professano la fede integrale o non conservano l'unità della comunione sotto il Successore di Pietro, la Chiesa sa di essere per più ragioni unita” [Lumen gentium, 15]. “Quelli infatti che credono in Cristo e hanno ricevuto debitamente il Battesimo sono costituiti in una certa comunione, sebbene imperfetta, con la Chiesa cattolica” [Id., Unitatis redintegratio, 3]. Con le Chiese ortodosse, questa comunione è così profondache le manca ben poco per raggiungere la pienezza che autorizzi una celebrazione comune della Eucaristia del Signore” [Paolo VI, Discorso nella Cappella Sistina nella ricorrenza del decimo anniversario della mutua vancellazione delle scomuniche fra le Chiese di Roma e di Costantinopoli (14 dicembre 1975); Unitatis redintegratio, 13-18].

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