1Pt 2, 19-23 Cristo patì per voi

(1Pt 2, 19-23) Cristo patì per voi
[19] È una grazia per chi conosce Dio subire afflizioni, soffrendo ingiustamente; [20] che gloria sarebbe infatti sopportare il castigo se avete mancato? Ma se facendo il bene sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio. [21] A questo infatti siete stati chiamati, poiché anche Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: [22] egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca, [23] oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia.
(CCC 618) La croce è l'unico sacrificio di Cristo, che è il solo “mediatore tra Dio e gli uomini [1Tm 2,5]. Ma, poiché nella sua Persona divina incarnata, “si è unito in certo modo ad ogni uomo” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 22], egli offre “a tutti la possibilità di venire in contatto, nel modo che Dio conosce, con il mistero pasquale” [Ib.]. Egli chiama i suoi discepoli a prendere la loro croce e a seguirlo [Mt 16,24], poiché patì per noi, lasciandoci un esempio, perché ne seguiamo le orme [1Pt 2,21]. Infatti egli vuole associare al suo sacrificio redentore quelli stessi che ne sono i primi beneficiari [Mc 10,39; Gv 21,18-19; Col 1,24]. Ciò si compie in maniera eminente per sua Madre, associata più intimamente di qualsiasi altro al mistero della sua sofferenza redentrice [Lc 2,35]. Al di fuori della croce non vi è altra scala per salire al cielo [Santa Rosa da Lima; P. Hansen, Vita mirabilis, (Roma 1664)].

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